Salvini lancia Mario Draghi alla presidenza della Commissione Ue: “Sarebbe motivo di orgoglio”

L’ipotesi è stata riportata questa mattina da alcuni giornali come La Stampa. Semplicemente un’indiscrezione, fino a poche ore fa. Ovvero fino a quando il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha pensato di renderla qualcosa di più di una fantasia o di un retroscena giornalistico. Mario Draghi presidente della Commissione europea è un’ipotesi che qualcuno, anche a Palazzo Chigi, vedrebbe positivamente. E l’astio più volte mostrato da Lega e Movimento 5 Stelle contro l’attuale presidente della Bce sembra ormai messo da parte. Anche per il ruolo di mediatore che Draghi avrebbe assunto durante le trattative sulla procedura d’infrazione all’Italia.
È Salvini a rendere concreta l’ipotesi di una Commissione guidata da Draghi: “Un italiano alla presidenza sarebbe motivo di orgoglio, ma bisogna convincere francesi e tedeschi”, afferma ad Agorà, su Rai 3. Il ministro dell’Interno non risparmia lodi nei confronti del presidente della Bce, il cui mandato – come quello di tutte le istituzioni Ue – è in scadenza: “Draghi a livello europeo ha dato dimostrazione di efficacia. È una partita che sta gestendo il presidente del Consiglio, non mi voglio evidentemente sostituire a nessuno”.
Più fredda la reazione di Conte: il presidente del Consiglio, a Osaka per il G20, non si sbilancia su questa ipotesi e rimanda, per il momento, la discussione: “Saltano mille nomi, sono giorni caldi, se dovessi riassumere i nomi che vengono fatti, ci sarebbe un lungo elenco. Alcune candidature sono più probabili, altre meno – si limita a dire Conte – stiamo lavorando tutti insieme, c’è un bel clima costruttivo”.
Il commissario italiano e il ministro degli Affari Ue
La partita della presidenza della Commissione europea si intreccia con altre nomine che riguardano da molto vicino l’Italia e l’Ue. Nel caso in cui il nome italiano per l’esecutivo comunitario non sia quello di Draghi, il governo punterebbe probabilmente su un esponente della Lega. E Salvini sembra avere le idee chiare sull’identikit: “Verrà scelto a breve. A me interessa che si ricordi di essere italiano e che si occupi di lavoro e dei diritti degli italiani per cinque anni”. Ieri il ministro dell’Interno era tornato a sponsorizzare il nome di Giancarlo Giorgetti, attualmente sottosegretario a Palazzo Chigi e candidato numero uno per andare a Bruxelles.
C’è poi un’altra poltrona da riempiere, questa volta tutta italiana, ma anche con l’Ue ha molto a che fare. Salvini infatti garantisce che a breve verrà nominato il nuovo ministro degli Affari Ue: “Noi siamo pronti. Aspettiamo il rientro del presidente Conte dal Giappone”. “Nella settimana in cui nasce la nuova Europa, a prescindere dal nome di chi sarà, è importante che ci sia un italiano che difenda l'interesse di 60 milioni di italiani negli uffici europei”, conclude il vicepresidente del Consiglio.