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Salvini incontra Draghi: “Avanti con federazione di centrodestra al governo, politica si deve unire”

Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi hanno avuto un colloquio nel pomeriggio per discutere di riforme e della ripresa economica dell’Italia. “In un’ora e mezzo ci siamo confrontati a 360 gradi, riforma del fisco, pubblica amministrazione, di Europa. Sostanziale condivisione”, ha detto il leader della Lega.
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A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato nel pomeriggio il segretario della Lega Matteo Salvini, per discutere della situazione economica del Paese – che è in ripresa, fa sapere Palazzo Chigi – e delle riforme. Secondo il leader della Lega il confronto è stato positivo: "È un incontro andato molto bene. In un'ora e mezzo ci siamo confrontati a 360 gradi, riforma del fisco, pubblica amministrazione, di Europa. Sostanziale condivisione". Palazzo Chigi ha definito l'incontro "cordiale".

Tra i temi toccati c'è stato anche il progetto di Matteo Salvini di unire i gruppi parlamentari di centrodestra al governo: tecnicamente non una fusione, ma una federazione, idea che ha convinto anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ma ha messo in allarme molti forzisti. "Il Covid ci ha insegnato che uniti si vince, gli italiani uniti hanno vinto la battaglia, anche la politica ha il dovere di unirsi per essere più concreta, più veloce, più efficiente. Quindi vado avanti con questa proposta". Per Salvini si tratta anche dell'occasione per rilanciare l'azione dell'esecutivo in Italia e in Europa, mettendo insieme le forze di centrodestra che sostengono il governo. Ma l'asse Lega-Forza Italia serve anche a depotenziare il partito di Giorgia Meloni, che si trova all'opposizione, e che in questo momento è in crescita.

"Vogliamo semplificare la vita degli italiani, la politica e il governo. Più uniti e compatti siamo meglio è", ha detto Salvini ai giornalisti, spiegando però che con il presidente del Consiglio ha parlato di "di Italia, non di partiti". 

Secondo Salvini sul nodo blocco licenziamenti, che terminerà il prossimo 30 giugno, c'è "assoluta sintonia" con il premier Mario Draghi. "I settori che crescono che corrono che hanno bisogno di assumere, non di licenziare, penso all'industria e all'edilizia, devono tornare a essere liberi di agire sul mercato; poi i settori che hanno sofferto di più, penso al commercio, ai servizi, al turismo, avranno tempo fino a ottobre per organizzarsi, con l'obiettivo di una estate da boom economico", ha aggiunto.

Per quanto riguarda invece il problema degli arrivi dei migranti, Salvini ha ribadito che "L'Italia non può essere lasciata sola, non può essere trattata come il campo profughi d'Europa, quindi la condivisione con gli altri paesi Ue e la collaborazione con paesi africani è fondamentale, siamo assolutamente in linea con il presidente Draghi, speriamo che non ci siano egoismi". 

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