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Salvini dice che sul mercato le condizioni sono migliori di quelle del Next Gen Eu, ma non è vero

Matteo Salvini, intervistato da Floris a Dimartedì, ha detto che non prenderebbe due terzi dei soldi del Recovery fund perché sono a prestito e che sarebbe più conveniente “chiedere quei soldi al mercato”. Il leader della Lega è stato subito smentito da Carlo Cottarelli, che ha ricordato che i fondi del Next Generation Eu sono erogati con tasso negativo e che se si facesse come dice Salvini in dieci anni si perderebbero 25 miliardi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Meglio il mercato del Recovery fund. Secondo Matteo Salvini il piano Next Generation Eu non è affatto così risolutivo come si è detto in questi mesi, anzi. Il leader della Lega, intervistato da Giovanni Floris a Di Martedì su La7, ha spiegato il suo punto di vista sui fondi europei di cui tanto si sta parlando, visto che il piano andrebbe consegnato a breve e il Paese è nel pieno di una crisi di Governo. "Questi 200 miliardi sono per due terzi a prestito, e quindi li devi restituire, per un terzo a fondo perduto fra virgolette, perché sono comunque soldi che pagano gli italiani – ha spiegato Salvini – Ma siccome prima di darteli tu devi fare quello che ti chiedono, a maggior ragione li vorrei usare per infrastrutture vere".

Salvini ha annunciato cosa farebbe se fosse al Governo: "Io i soldi a prestito non li userei, i soldi a fondo perduto li userei perché già li hanno pagati gli italiani, ma usandoli bene, per intenderci non alla Azzolina con i banchi". Poi il leader della Lega ha spiegato la sua idea: "Quelli a prestito, da restituire con interessi, li posso tranquillamente chiedere al mercato a tassi più convenienti senza impegnare i miei figli. Questi 200 miliardi non sono un regalo, per due terzi sono a prestito e vanno restituiti entro il 2056, per un terzo te li danno per fare cose utili, vanno usati bene, gli italiani devono sapere che per usarli ti chiedono di aumentare l'Imu e di tagliare le pensioni".

Subito dopo l'intervento del leader della Lega, è arrivato in studio l'economista Carlo Cottarelli, a cui è stato chiesto subito un commento sulla proposta di Salvini e sui suoi calcoli: "Sono rimasto un po' stupito dal fatto che Salvini ha detto prendiamo soltanto i finanziamenti a fondo perduto ma non i prestiti, perché i prestiti sono erogati all'Italia a tassi d'interesse non soltanto bassi, ma negativi, sui dieci anni al – 0,2%, il che vuol dire prendere in prestito 100 e tra cento anni restituire 98". Cottarelli ha bocciato in meno di un minuto il discorso fatto da Salvini: "Se si fanno un po' di calcoli tra quello che si prende a prestito e il differenziale di tasso d'interesse rispetto al finanziamento di mercato, viene fuori che si risparmia, solo sui prestiti, circa 25 miliardi in 10 anni". Forse "qualche domanda ce la si deve porre", ha concluso Cottarelli.

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