Salvini dice che il Ponte sullo Stretto migliorerà la salute degli italiani

Sul Ponte sullo Stretto Salvini non intende mollare. Nelle prossime ore è atteso il responso da parte della Sezione centrale della Corte dei Conti che si pronuncerà sulla legittimità della delibera con cui il Cipess ha dato l'ok definitivo al Ponte. I giudici contabili hanno rimandato la questione all'organo collegiale dopo aver sollevato una serie di dubbi su criticità tecniche, procedurali ed economiche del progetto. Durante il question time alla Camera, il ministro ha ribadito che il Ponte si farà.
La Corte dei Conti "ha deciso di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo, udienza che si è svolta proprio questa mattina: ero coi miei tecnici che sono intervenuti pochi minuti fa", ha detto, specificando che la scelta dei giudici "non modifica il termine previsto per la determinazione sulla registrazione", fissato al 7 novembre. "Un lavoro svolto non da un ministro che le può stare antipatico ma da centinaia di tecnici, di ingegneri, di docenti universitari ,di geologi, di strutturisti, di architetti, di funzionari, di commercialisti di tutte le istituzioni dello Stato, che è stato serio articolato e trasparente", ha rivendicato.
Il ministro ha tenuto a sottolineare che tutto è avvenuto "nel rispetto delle norme italiane ed europee". Inclusa la normativa ambientale "oggetto di una mole davvero imponente di approfondimenti tecnici ed amministrativi e come confermato anche dalla commissaria Europea Roswell lo scorso 15 ottobre". E ha rivolto una provocazione all'interrogante, il deputato di Avs Angelo Bonelli: "Se avessimo adottato le sue politiche del no non avremmo l'Autostrada del Sole e l'alta velocità e andremmo in giro a cavallo nel nostro paese. Fortunatamente i nostri genitori hanno avuto un altro approccio".
Secondo Salvini, il Ponte riuscirà persino a migliorare la salute degli italiani. "Farà risparmiare secondo i tecnici, tempo denaro e salute: 200mila tonnellate di CO2 in meno emesse nell'aria all'anno; 6mila veicoli al giorno e 200 treni al giorno che invece di alcune ore attraverseranno lo Stretto in alcuni minuti nel rispetto anche della direttiva europea 24 del 2014 sui profili di evidenza pubblica", ha spiegato.
Sul fronte del"aumento dei costi, "i tecnici hanno dimostrato che l'aumento del corrispettivo da lei citati è in larga percentuale dovuto all'esigenza di garantire un aggiornamento del costo dei materiali rispetto a vent'anni fa. Si tratta di un'esigenza che si è posta per tutte le opere infrastrutturali realizzate post Covid. Quindi nessuna violazione della delibera Cipess e aggiungo con l'Europa ci confrontiamo da mesi con aggiornamenti puntuali e trasparenti. Il mio impegno su questo Ponte è di farlo dopo 160 anni di tentativi e di progetti e di farlo bene nell'interesse del popolo italiano", ha rivendicato.
Rispondendo a una seconda interrogazione, a firma Pd, il vicepremier ha parlato di un'opera pubblica "che coinvolgerà, 120mila unità lavoro". "Dire di no a questi posti di lavoro mi sembra curioso da parte di alcune forze politiche o sindacali di sinistra". Il Ponte – sostiene il leader della Lega – "non è assolutamente uno spreco". "A proposito di lavoro nelle prime 72 ore sono arrivati più di 8.000 curriculum e richieste di lavoro da parte di ingegneri tecnici geometri architetti. Pensate a quanti ragazzi del Sud che oggi si diplomano le laureano e devono andare all'estero per lavorare potranno tornare in Italia finalmente a lavorare", ha detto ancora.
Rispetto all'obiezione secondo cui alcuni progetti infrastrutturali sarebbero stati definanziati in manovra a favore del Ponte, Salvini ha negato: "È vero l'esatto contrario: noi stiamo restituendo a 7 milioni di italiani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale. È del tutto infondata poi la tesi di chi sostiene che abbiamo concentrato le risorse sul Ponte a danno delle altre infrastrutture in Calabria Sicilia o altrove. Proprio questa mattina sono intervenuto per l'inaugurazione del primo Lotto della Catania – Palermo 38 km di infrastruttura moderna efficiente europea che dal 2030 permetterà di arrivare in due ore da Palermo a Catania", ha detto "Stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi di euro in Calabria. Con questa mole di investimenti non fare il Ponte non avrebbe assolutamente nessun senso. Miglioreranno i collegamenti interni col resto d'Italia e d'Europa e verranno rafforzati i porti del Mezzogiorno, verranno coinvolte imprese di tutta Italia. Nessuna opera sarà definanziata per pagare il Ponte da Bolzano a Palermo. Insomma ognuno pensa come vuole noi intendiamo andare avanti con il Ponte", ha ribadito.
Bonelli: "Se Salvini va avanti lo denunceremo alla Corte di Giustizia"
Dura la replica di Bonelli. "Nella delibera Cipess i sono gravi profili d'illegittimità che sono stati evidenziati dalla Corte dei Conti e in un paese normale un governo che rispetta la legge e le istituzioni avrebbe ritirato il progetto sul Pontec he sottrae 15 miliardi di euro ai cittadini dopo aver tagliato fondi al trasporto pubblico", ha ricordato. "Salvini non ha molto agio con i numeri. Quando parlava dell'occupazione legata al Ponte sullo Stretto, la prima volta disse che ci sarebbero stati 120 mila occupati, poi tre settimane dopo li ha ridotti a 80 mila, poi infine 20 mila. Eviti di giocare con i numeri, perché così fa una pessima figura", ha attaccato il co-portavoce di Europa Verde.
"Ma soprattutto Salvini parla di tecnici: di quali? Di quelli della societa' privata che gestiranno 15 miliardi di euro di soldi pubblici? Berlusconi, a suo tempo, aveva pensato a un progetto finanziato per il 60% dai privati e per il 40% dallo Stato. Voi invece state regalando 15 miliardi di euro ai privati, sottraendo risorse ai cittadini e al trasporto pubblico, nemmeno Berlusconi era arrivato a tanto. Qual è il vero parere tecnico dello Stato su questo progetto? Quello espresso nel 1999 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, lo stesso che voi avete citato nelle controdeduzioni alla Corte dei Conti. Dovreste vergognarvi: avete presentato un progetto vecchio di 26 anni. Oggi venite a dirci che andrete avanti comunque. Ma in realtà state esercitando con arroganza il vostro potere contra legem, contro la scienza, contro il parere di tanti tecnici. Lei puo' anche volerlo costruire, ma non e' al di sopra della legge. Vedremo cosa deciderà la Corte dei Conti ma se non dovesse vidimare la delibera, il governo dovrà ritirarla", ha continuato, annunciando che in tal caso denuncerà Salvini alla Corte di Giustizia europea.
Anche per il deputato del Pd, componente della commissione Trasporti a Montecitorio, Roberto Morassut, sul Ponte sullo Stretto "si spendono e si buttano soldi in deroga sugli stipendi degli amministratori e i dirigenti della Pubblica Amministrazione". È uno "stipendificio", lo ha definito. "Il governo e soprattutto il ministro Salvini farebbero bene a fermare questo scempio e dirottassero le risorse alla realizzazione di opere infrastrutturali prioritarie e necessarie per migliorare la connessione e l'accessibilita' della Sicilia e della Calabria e la mobilita' interna delle due regioni", ha dichiarato. In attesa di sapere quale sarà il pronunciamento dell'organo collegiale della Corte dei Conti, i giudici si sono già espressi "presentando rilievi pesantissimi sulla procedura, sulla violazione delle leggi europee, sul cronoprogramma e, soprattutto, sottolineando la mancanza di un interesse pubblico nella costruzione del Ponte così come voluto dal governo Meloni", ha concluso il dem.