Salvini di nuovo in Calabria: “Alle prossime elezioni torneremo con una nostra lista della Lega”

Matteo Salvini è tornato in Calabria. L'ex ministro dell'Interno ha voluto "ringraziare gli elettori perché la Calabria è la prima grande regione del Sud ad avere quattro consiglieri regionali della Lega": in effetti, anche se qui il Carroccio ha dimezzato i voti presi rispetto alle elezioni europee dello scorso anno, per la prima volta è riuscito a entrare nel Consiglio della Regione. "I calabresi hanno punito il Partito democratico", afferma Salvini, "li hanno mandati a casa. Ma qui rimane il disastro". Il leader leghista ha poi dettato il programma, commentando: "Adesso si tratta di far partire una giunta di uomini e donne tosti, puntando soprattutto sul lavoro che è quello che chiedono i calabresi. Non abbiamo ancora parlato, non ci sono gli eletti definitivi. L'ho detto comunque nei giorni scorsi quando ho incontrato i calabresi: la Lega vorrebbe occuparsi di agricoltura, di pesca e di turismo".

E rivolgendosi direttamente a Jole Santelli, la neo governatrice di Forza Italia: "Abbiamo fretta di metterci subito al lavoro, di entrare in ufficio e cominciare a mantenere tutti gli impegni presi, dalla sanità al lavoro, agricoltura, infrastrutture, statale 106, piano rifiuti, eccetera. Non vediamo l'ora di cominciare", rimarca Salvini mentre la formazione della futura Giunta è ancora in alto mare. L'ex ministro non ha quindi alcuna intenzione di cedere il primato all'interno della coalizione di centrodestra a Silvio Berlusconi o Giorgia Meloni. Infatti sottolinea: "Alle prossime elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale di Reggio Calabria parteciperemo con una nostra lista e contiamo di avere un buon risultato. Mi piacerebbe ci fosse qualcuno all'altezza come candidato sindaco, magari anche senza tessera di partito che però faccia riferimento alla nostra area culturale".

Non mancano anche i riferimenti alla politica nazionale. "Lamorgese ha detto che l'emergenza in Italia è l'odio. E io che pensavo fosse la disoccupazione, la mala sanità, l'immigrazione clandestina, la mafia", commenta Salvini dal palco, annunciando che quando la Lega tornerà al governo, "e sarà molto presto", si chiuderanno le frontiere. Anzi, queste verranno "sigillate". Quindi torna ad attaccare l'attuale titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, per aver aumentato il budget per l'accoglienza.

Infine, Salvini parla anche di mafia. "Dovunque ci sarà un procuratore come Nicola Gratteri ci sarà la Lega, dove ci saranno i mafiosi noi saremo pronti a prenderli a calci". E poi conclude: "Ci sono giudici come Gratteri che ripuliscono la Calabria e altri che vogliono mandare a processo Salvini: ma io non vedo l'ora di andare a processo perché rifarò esattamente quello che ho fatto per difendere il nostro Paese e i nostri figli".