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Salvini attacca ancora Azzolina per il plexiglas, ma nel Piano scuola non viene neanche nominato

Matteo Salvini se la prende ancora con la ministra Lucia Azzolina per le barriere divisorie in plexiglas nelle classi: “Se penso al ministro Azzolina, al plexiglas, alla lotteria degli studenti e ai bimbi di sei anni con la mascherina mi passa la voglia di sorridere la domenica”. Eppure nel documento finale che contiene le linee guida per il prossimo anno scolastico il plexiglas non è stato neanche menzionato.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Marcheremo stretto il governo, perché finita l'emergenza sanitaria ci sta facendo piombare in un'emergenza sociale ed economica che rischia di essere ancora più disastrosa, e l'Italia non se lo merita. Ci sono ministri che non hanno voglia di ascoltare. Se penso al ministro Azzolina, al plexiglas, alla lotteria degli studenti e ai bimbi di sei anni con la mascherina mi passa la voglia di sorridere la domenica". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a margine di un incontro a Piacenza con il sindaco Patrizia Barbieri. "Pensare di isolare in classe i nostri figli è indegno di un ministro, dovrebbe farsi da parte, coi bimbi non si scherza", ha aggiunto.

"Vogliamo una scuola aperta, sana e sicura. Un governo che si occupa di far ripartire il campionato di calcio ma non riapre le scuole vuol dire che è un governo che non ama l'Italia e gli italiani", ha detto poi durante un comizio a Codogno.

Matteo Salvini continua però a parlare di una misura anti contagio, quella delle barriere divisorie in plexiglas, che nel Piano scuola 2020-2021 non è neanche menzionata. Nel documento, approvato in via definitiva dalle Regioni venerdì 26, e illustrato dalla ministra Lucia Azzolina e dal presidente del Consiglio Conte, si parla solo di obbligo di mantenere una distanza tra studenti – e tra studenti e docenti – di almeno un metro, da calcolare da bocca a bocca. "Con riferimento alle indicazioni sanitarie sul distanziamento fisico, si riporta di seguito l’indicazione letterale tratta dal verbale della riunione del CTS tenutasi il giorno 22 giugno 2020: ‘Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione’", si legge nel testo.

Per quanto riguarda la questione della mascherina per i bimbi di 6 anni sempre nel Piano Scuola viene specificato che il Cts potrà, due settimane prima dell'inizio dell'inizio dell'anno scolastico, potrà valutare la situazione, e introdurre l'obbligo di indossare la mascherina "per gli studenti (soprattutto della scuola primaria), per tutta la durata della permanenza a scuola e nei diversi organi e gradi". Secondo il Dpcm attualmente in vigore l'uso delle mascherine nei luoghi al chiuso aperti al pubblico è obbligatorio dai sei anni in su. Come ha detto oggi il ministro della Salute Speranza il Cts potrà pensare "anche a provvedimenti differenti da regione a regione".

"I numeri sono evidenti, il virus di adesso non è il virus di marzo, lo dicono gli esperti – ha aggiunto Salvini nel suo intervento – Quindi non rompessero le scatole e ci lasciassero con buonsenso tornare a vivere", ha detto ancora. "Spiagge affollate? Gli italiani hanno dimostrato buonsenso ma voglia di vivere. Altrimenti cosa facciamo? Ci mettiamo in un cubo di plexiglass a Milano Marittima? Non scherziamo".

"La ripartenza dovrebbe iniziare dal lavoro, ma fra tasse che incombono, cantieri bloccati perché non vogliono derogare dai codici degli appalti, e soldi in banca che non ci sono, è evidente che al governo c'è gente che un'azienda non l'hai mai vista o toccata con mano". Ma un'esplicita domanda sull'utilizzo dei 37 miliardi del Mes ha risposto così: "Sono soldi del monopoli, quando ero piccolo e giocavo al monopoli ero ricchissimo, costruivo un sacco di alberghi, ma ora a 47 anni gli alberghi non ce li ho, perché sono soldi di fantasia. Soldi che forse arriveranno se va bene l'anno prossimo. Facciamo con le nostre forze, non possiamo aspettare Godot, perché gli italiani non sono secondi a nessuno".

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