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Salvini al Forum Ambrosetti: “Prima produzione con centrali nucleari italiane entro dieci anni”

Matteo Salvini al Forum Ambrosetti rilancia sul nucleare: “In 10 anni conto che la prima produzione derivante da nucleare potrà essere questo governo a inaugurarla”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, rilancia il nucleare come obiettivo di questa legislatura. Il vicepremier, prendendo la parola dopo il collega Pichetto Fratin, che aveva rinviato ai "prossimi governi" l'inaugurazione delle eventuali centrali nucleari italiane, lo corregge: "L'obiettivo è che questo sia un governo di legislatura e se ben avremo lavorato, come spero che accada, ci saranno anche i 5 successivi: in 10 anni conto che la prima produzione derivante da nucleare potrà essere questo governo a inaugurarla. Hic manebimus optime".

"Ad oggi siamo tra i pochissimi Paesi al mondo che hanno detto di no sull'onda dell'emotività, credo che entro quest'anno l'Italia debba riavviare la propria ricerca e la propria attività sul nucleare", ha detto, ricordando che altre potenze mondiali hanno investito sul nucleare, come gli Stati Uniti che hanno 93 reattori nucleari, la Cina che ne ha 55, la Russia 37 e il Giappone 33.

A proposito del prossimo Patto di stabilità, "Se l'Europa ci chiede obiettivi green sempre più ambiziosi non può parimenti imporre vincoli di bilancio sempre più stringenti. Delle due l'una, se devo essere ambiziosamente ma equilibratamente green non posso mettere dei vincoli di bilancio sulla spesa pubblica perché le due cose – ha sottolineato – non stanno assieme. A meno di non offrire chiavi in mano alla Cina il futuro del nostro paese". 

Un passaggio è dedicato anche alla strage ferroviaria di Brandizzo, dove lo scorso 30 agosto hanno perso la vita cinque operai: "Non sarò un ministro contento alla fine del mio mandato se avrò aperto 100 cantieri ma ci sarà anche un solo incidente sul lavoro, anche un solo morto è troppo" ha detto il segretario della Lega. "Abbiamo 4mila cantieri aperti. Non è possibile morire sul lavoro per errore umano o mancanza di comunicazione. Non ho pace. L'accertamento delle responsabilità non riporta in vita 5 operai, ma dobbiamo essere sempre più presenti sulla sicurezza sul lavoro e sui cantieri". I 220 miliardi a disposizione "devono essere spesi con la stessa tranquillità con cui abbiamo ricostruito il ponte Morandi a Genova". 

Salvini al Forum presenta anche il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, i cui lavori dovrebbero iniziare la prossima estate, secondo la tabella di marcia del ministro. L'opera "è un dovere morale nei confronti di milioni di italiani. Sarà un volano di sviluppo non solo per Sicilia e Calabria. Il ponte sarà un attrattore di cervelli dall'estero in Italia", ha spiegato. "Metteremo alla prova l'ingegneria, l'architettura e la geologia italiana. Io penso – ha aggiunto Salvini – che l'Italia abbia tutte le possibilità. Il mio è un ottimismo fondato su numeri e dati e sulla convinzione di avere un sistema economico che più di altri si adatta alle crisi". L'obiettivo, ha ribadito Salvini, è mettere la prima pietra "nel luglio del 2024″. Secondo il leader della Lega ci saranno 140mila tonnellate di emissioni di CO2 in meno, con il guadagno di 100mila posti di lavoro, una previsione ottimistica che però è stata smentita da alcuni esperti.

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