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Rissa di Montecitorio: 40 deputati rischiano sanzioni

Il questore Dambruoso – che ha dato uno schiaffo alla deputata del Movimento 5 Stelle – è stato invitato a dimettersi dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti.
A cura di D. F.
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Dopo la bagarre in aula di mercoledì scorso, quando la Camera ha votato il decreto Imu-Bankitalia, l'ufficio di Presidenza di Montecitorio dovrà valutare il comportamento di 40 deputati che si sono resi protagonisti dei disordini del 29 e 30 gennaio tra i banchi della Camera, oltre che nelle commissioni parlamentari e in occasione dell'interruzione della votazione sulla fiducia il 24 gennaio. A spiegarlo è stato il questore di Montecitorio Paolo Fontanelli al termine della riunione dell’Ufficio di presidenza. "Numerosi parlamentari – ha detto – hanno adottato comportamenti che, esulando da ogni forma legittima di ostruzionismo o di contestazione, sono stati finalizzati ad ostacolare materialmente, vale a dire attraverso forme fisiche di impedimento, il funzionamento degli organi parlamentari e a precludere ad altri deputati la possibilità di esercitare le proprie funzioni". Il questore chiarisce che si è trattato di un "fenomeno di eccezionale gravità sul piano istituzionale che deve essere chiaramente contrastato con la dovuta fermezza". Il regolamento della Camera prevede sanzioni che vanno dai due ai quindici giorni di sospensione dall’attività parlamentare, mentre eventuali sanzioni di carattere penale vanno valutate ulteriormente dai questori.

Nel mirino, tra gli altri, il comportamento di Alessandro Di Battista, del Movimento 5 Stelle, giudicato di "eccezionale gravità". Non da meno è stato stigmatizzato anche il gesto di Dambruoso (schiaffo a una deputata del M5S), giudicato "estraneo alle funzioni da questi ricoperte nella qualità di questore". La relazione afferma che l'uomo "nell’intento di allontanare la deputata Lupo dal banco del governo protendeva il braccio destro colpendola con la mano tra il collo e il volto e sospingendola al centro dell’emiciclo. Ne nasceva un diverbio, durante il quale Dambruoso respingeva per due volte la deputata con le mani, mentre un assistente parlamentare si frapponeva trai due deputati".  Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, ha sottolineato l’opportunità che Dambruoso si dimetta da questo ruolo.

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