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Renzi presenta ‘La mossa del cavallo’: “Italia utilizzi fase post Covid per cambiare tutto”

Il senatore Matteo Renzi ha presentato il suo ultimo libro, ‘La mossa del cavallo’, edito da Marsilio. Tra i punti del libro, che sono stati esposti durante la diretta sui social, oltre al superamento del contante, c’è l’idea dell’elezione diretta del capo del governo: “Noi di Italia Viva potremmo avere tutto l’interesse ad avere un sistema proporzionale, diciamo che quello che serve all’Italia è l’elezione diretta di chi decide, una sorta di sindaco d’Italia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il senatore ed ex premier Matteo Renzi ha presentato il suo nuovo libro "La mossa del Cavallo", edito da Marsilio. La tesi del libro è che la crisi del coronavirus può essere trasformata in un'opportunità, nei prossimi dieci anni: "In Italia c'è spazio per far politica. Il virus è il populismo, il vaccino è la politica. Io penso che l'Italia possa utilizzare la stagione post Covid come la più grande opportunità di questo meraviglioso Paese per cambiare tutto. Ora o mai più. È questa la ‘mossa del cavallo'. Abbiamo i soldi dell'Ue, mettiamo le idee". Renzi ha sintetizzato il suo libro in dieci punti.

"In copertina il libro ha questa immagine di una statua, che rappresenta Enea. L'eroe vuole salvare nella sua fuga il padre Anchise, la generazione precedente. Ma c'è anche il figlio Ascanio, che rappresenta la generazione dei giovani, che saranno quelli che pagheranno di più per questa crisi. Abbiamo scelto poi una frase di Machiavelli, che ne ‘Il Principe' scrive ‘Ognuno vede quel che tu pari; pochi sentono quel che tu sei'. Questo significa che è un libro vero, non scritto da un ghost writer".

"Le aziende devono cogliere l'opportunità del post Covid, ma dobbiamo smettere di avere pregiudizi verso gli imprenditori che danno posti di lavoro. Bisogna cambiare il modello di business: una percentuale dell'utile delle aziende deve andare ai dipendenti, e bisogna dar loro la possibilità di nominare un membro nel Cda. Il quarto punto è poi  ‘Italia shock'. È un punto chiave, vuol dire 120 miliardi di euro, bloccati dalla burocrazia, che potrebbero essere utilizzati per le opere pubbliche. Perché senza fiducia non si riparte. Speriamo che il premier Conte recuperi questo impegno che ha preso con noi". Renzi ha riproposto ancora l'idea del Ponte sullo Stretto di Messina: "Oggi costa più farlo che non farlo. Non è pericoloso, va fatto e va fatto in sicurezza".

"Il punto numero cinque sono le riforme: noi di Italia Viva avremmo tutto l'interesse ad avere un sistema proporzionale. Ma noi siamo bestie strane. Ma io nel libro spiego perché abbiamo bisogno dell'elezione diretta, abbiamo bisogno del ‘sindaco d'Italia'. Lo dice uno che sa come funziona la democrazia parlamentare. Ci vuole l'elezione diretta del Capo del governo. L'inciucione non ci convince" .

"Chi ha proposto gli assistenti civici non sta bene, evidentemente, noi ci siamo opposti a questa idea che, infatti, è saltata". Renzi ha commentato così, rispondendo a una domanda di un utente social, l'idea dei ‘controllori' volontari, per vigilare sul rispetto delle norme anti-contagio. "La sesta proposta riguarda il contante. La mia opinione è che dobbiamo superarlo totalmente, una società senza contante. La prospettiva è il telefonino, non la carta di credito. L'idea è fare una Voluntary disclosure sul contante, io tiro fuori il contante, pago una tassa che noi immaginiamo al 10-15% e poi non vengo perseguito. Questo potrebbe portare a 100 miliardi immessi un circolo".

"Settimo punto, cito Kobe Bryant, che ci ha tragicamente lasciato, per dire cosa è il made in Italy. Per valorizzarlo significa valorizzare le città. Ottavo punto è la Giustizia. Ragazzi, rischiamo una nuova tangentopoli. Perché tangentopoli nasce quando la politica è debole e la magistratura, divisa, fa supplenza. È fondamentale che la politica recuperi il proprio ruolo, non può essere la politica subalterna alla magistratura. Nono punto, parto dalle lacrime di Teresa Bellanova, ministra dell'Agricoltura (quando ha annunciato la regoralizzazione dei lavoratori in nero ndr) C'è una componente di umanità nella politica che è fondamentale. Nel libro ho raccontato di una dottoressa che ci ha lasciato per il Covid. Non c'è lusso più grande della relazione umana in politica. Ultimo e decimo punto: oggi il Paese ha bisogno di ripartenza, e per questo ho scritto una lettera ai ragazzi".

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