Renzi contro Salvini: “Non sa cos’è legalità, se Lega ha chiesto soldi ai russi è alto tradimento”

La vicenda dei presunti finanziamenti dalla Russia alla Lega di Matteo Salvini scatena il senatore del Pd, Matteo Renzi. Che non risparmia attacchi al ministro dell’Interno e al suo partito. Renzi parla durante un’iniziativa sulle fake news a Milano e si sofferma proprio sulla questione dei fondi russi: “Se quei soldi, uno che stava con Salvini, sovranista, li ha chiesti, questo è alto tradimento nei confronti del nostro paese. E su questo alto tradimento di Salvini e dei suoi collaboratori bisogna avere la forza di chiedere spiegazioni”. L’ex presidente del Consiglio non ritiene che la Lega abbia preso dei soldi, ma aggiunge anche: “Non credo che questo sia il punto. Il punto è che membri della delegazione del vicepremier e ministro dell'Interno quei soldi ai russi li hanno chiesti. Se li hanno dati è corruzione internazionale, finanziamento illecito”.
Renzi parla di opacità da parte di Salvini, in ciò che il segretario della Lega afferma: “Penso che i suoi uomini abbiamo chiesto quei soldi e penso che questo sia un fatto di una gravità inaudita e che il Parlamento ne debba discuterne”. Ma l’attacco nei confronti del ministro dell’Interno prosegue: “Io non ci sto a lasciare a Salvini l'uso della parola legalità, perché Salvini non sa cos'è la legalità e noi quella parola ce la dobbiamo riprendere”.
Tornando sulla questione dei fondi russi, il senatore dem aggiunge: “Salvini dice che querela tutti quelli che accostano i soldi russi alla Lega. Se vuole querelare qualcuno, quereli il suo uomo. Si faccia un selfie. La prima selfie-querela. Dobbiamo chiedere a Salvini trasparenza. Glielo chiedo in russo: tovarisch Salvini, glasnost”.
Renzi ne ha anche per la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo lo scontro in Aula a Palazzo Madama sulla richiesta del Pd di discutere di questa vicenda: “Casellati inaccettabile. Alla presidente del Senato chiedo che abbia rispetto delle prerogative dei parlamentari”.
Poi l’attenzione del senatore Pd si concentra sul vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Perché non attacca Salvini sulla Russia? Perché sono la stessa cosa. Con buona pace di quelli che volevano farci gli accordi”. La convinzione di Renzi è che non si andrà a votare a breve e che il governo reggerà: “Avremo molti mesi davanti a noi, forse anni. Perché il collante di questa maggioranza è la paura di perdere il potere. Noi abbiamo a che fare con persone che hanno assaggiato in questi mesi il sapore del potere e non lo lasceranno anche se litigano su tutto”.