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Renzi attacca Franceschini: “Ha perso tutto e ancora dà lezioni, mai al governo con M5s”

Matteo Renzi passa al contrattacco e se la prende con Dario Franceschini e con la sua proposta di aprire al Movimento 5 Stelle. “Mi sono dimesso dalla guida del Governo tre anni fa, mi sono dimesso dalla segreteria un anno e mezzo fa: mi sono dimesso, io, che pure ho vinto a casa mia, a differenza di chi è sempre lì, dai tempi del Governo D’Alema, a spiegarci come va il mondo dopo aver perso tutto”, afferma.
A cura di Stefano Rizzuti
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Matteo Renzi non ci sta e critica aspramente le parole di Dario Franceschini in merito a una possibile apertura del Pd al Movimento 5 Stelle. Un’alleanza che, se mai dovesse esistere, avverrebbe senza il senatore dem. “Senza di me, sia chiaro”, scrive Renzi in un lungo post su Facebook: “Perché io non vedo valori comuni con chi ha governato in questo anno”. Poi l’ex presidente del Consiglio si rivolge direttamente al suo ex ministro: “Mi piacerebbe che chi come Dario è in politica da decenni avesse l’onestà intellettuale di fare un’analisi meno rozza. Aggiungo che chi, come Franceschini, ha perso nel proprio collegio e poi consegnato la propria città alla destra dopo settant’anni, forse potrebbe avere più rispetto per chi il collegio lo ha vinto e continua a governare i propri territori. A meno che non si voglia dire che anche a Ferrara “è colpa di Renzi”. Mi sono dimesso dalla guida del Governo tre anni fa, mi sono dimesso dalla segreteria un anno e mezzo fa: mi sono dimesso, io, che pure ho vinto a casa mia, a differenza di chi è sempre lì, dai tempi del Governo D’Alema, a spiegarci come va il mondo dopo aver perso tutto. Sicuramente è comodo considerarmi l’alibi ma io non sono più la guida del Pd da più di un anno”.

Renzi ne ha anche per il M5s e per Luigi Di Maio: “A me fa schifo sentirmi dire che il mio partito è quello che usa l’elettroshock contro i bambini. Non ho valori comuni con un omuncolo meschino che per prendere un voto strumentalizza anche gli orrori. Noto che a qualcuno piace aprire a chi ci insulta, aprire per farsi dire no grazie. A me no”. Il senatore dem conclude il suo ragionamento: “Io non condivido questa scelta e per il rispetto che devo a chi mi ha eletto nel collegio, non voterò la fiducia a un Governo PD-Cinque Stelle”.

Ma Renzi parla anche dei dissidi interni:Tutte le volte che faccio una intervista contro Salvini e Di Maio parte qualcuno dal PD che mi attacca. Ci sono abituato, non è più un problema”. Ma ciò che sembra non andargli giù è l’apertura di credito nei confronti del M5s: “E mentre io ieri sera difendevo la comunità di donne e uomini del Pd dalle schifose strumentalizzazioni di Di Maio sulla vicenda dei poveri bambini di Bibbiano, altri aprivano ai grillini”. L’ex segretario dem contesta anche l’idea di Franceschini per cui la colpa, per esempio della sconfitta elettorale, sia solo di Renzi. L’alleanza con i 5 Stelle, invece, è per il senatore dem “un errore politico: non ho valori comuni” con loro, sostiene.

La replica di Franceschini

L’ex ministro della Cultura risponde a Renzi con una battuta ironica, strappata dai cronisti a Montecitorio: “A prima vista sono rimasto colpito dalla raffinatezza dell'analisi politica, ma devo rileggere più volte il post per cogliere meglio alcune sofisticate sfumature”, è il commento di Franceschini alle parole di Renzi.

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