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Renzi al summit Pse: “Troppi vertici in Ue, diamo l’idea di non riuscire a governare”

Il Premier a Parigi per il vertice dei socialisti europei, contesta i continui summit sull’emergenza migranti e la politica Ue.
A cura di Antonio Palma
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Sul tema migranti l'Unione europea da settimane è impegnata in estenuanti trattative e continui vertici che però fino ad ora hanno portato a poche decisioni concrete. Ne è convinto il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi che da Parigi, dove sta partecipando al vertice dei socialisti europei, ha lanciato un segnale un monito ai colleghi presenti. "Non è possibile fare un Consiglio europeo ogni 15 giorni, diamo l'idea che non governiamo processi epocali come quelli migratori" ha dichiarato infatti il Premier citato da fonti socialiste, durante il summit in corso all'Eliseo. Al centro dell'incontro però anche i temi economici con il nodo chiave della flessibilità. "Stiamo cercando di trasformare l’Europa e di farla tornare quella che deve essere: qualcosa che aiuti i cittadini a stare meglio e non sia più vissuta come un luogo di austerità" ha ricordato infatti lo stesso Renzi ai cronisti.

"L'austerity in Europa non funziona, o come minimo ha portato sfortuna: basta guardare la lunga fila di governi ‘rigoristi' che sono caduti come in un domino: Grecia, Portogallo, Spagna, adesso Irlanda" ha sottolineato ancora il Premier, contestando nuovamente le scelte di politica economica attuate da Bruxelles. "Crescita, crescita, crescita. Non può che essere questo il mantra dei Paesi Ue" ha ricordato infatti Renzi, aggiungendo: "Ora c’è bisogno di politica e noi dobbiamo prenderla come una sfida in positivo. Facciamo in modo che l’Ue si occupi un pochino più di giovani e di posti di lavoro e un pochino meno di questioni di cui si è occupata nell’ultimo periodo".

Renzi però non ha mancato di fare un'apertura al lavoro della commissione Ue guidata da Juncker. "La commissione Juncker vuole lavorare nella direzione di un’Europa che aiuti la crescita e non significhi soltanto austerity, ce ne è stata un’autorevole conferma quando Juncker è venuto a Roma. Oggi i Socialisti e Democratici di tutta Europa hanno dato un bel segnale in questa direzione. Sono ottimista e contento" ha concluso il Premier.

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