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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza solo a chi ha finito la scuola dell’obbligo: Valditara rilancia la proposta

Il ministro dell’Istruzione Valditara rilancia l’idea di dare il reddito di cittadinanza solo a coloro che hanno completato il ciclo di studi: “Lo abbiano purché si formino e cerchino di costruirsi un futuro dignitoso”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è tornato sulla questione del Reddito di cittadinanza, e sulla possibilità di dare il sussidio solo a chi ha portato a termine gli studi. "La scuola di cittadinanza presuppone quella capacità della scuola di includere e valorizzare i talenti di ciascuno e nel contempo è la scuola che non disperde nessuno, inducendo i ragazzi a completare l'obbligo scolastico: di qui la mia proposta di consentire il reddito di cittadinanza soltanto a quei ragazzi che abbiano espletato l'obbligo scolastico".

"Vogliamo che i ragazzi possano avere gli strumenti per farcela nella vita – ha aggiunto – così come vogliamo affrontare il tema di quanti non cercano lavoro, che non frequentano l'università né un corso di formazione. Non è giusto che abbiano il reddito di cittadinanza, lo abbiano purché si formino e cerchino di costruirsi un futuro dignitoso. Si tratta di ragazzi dai 18 ai 29 anni cui il nostro sistema mette a disposizione le scuole per gli adulti e corsi di formazione. Incoraggiamo anche con dei finanziamenti a creare le premesse perché un ragazzo possa farcela nella vita". 

Cellulari in classe solo per attività didattiche: in arrivo la circolare

Valditara ha confermato che il suo dicastero è al lavoro su una circolare che limiti l'utilizzo dei cellulari in classe. Per il ministro leghista l'uso del cellulare deve essere consentito solo per attività didattiche.

"Il cellulare in classe è vietato da una circolare in molti casi disattesa del Ministro Fioroni del 2007. Può servire solo quando autorizzato dal docente per finalità didattiche, altrimenti è una mancanza di rispetto nei confronti dell'insegnante che spiega, dei compagni che vogliono stare attenti e anche verso se stessi, perché chattare con un amico o guardare un film mentre c'é lezione, è certamente diseducativo oltre che controproducente. Dico no al cellulare che sia dispersivo e contrario alle necessità di apprendimento. Su questo stiamo lavorando proprio a una circolare", ha spiegato a Sky tg24.

Lunedì partono le lettere per l'orientamento dei ragazzi delle medie

"L'orientamento nella scuola è strategico e decisivo: lunedì partirà una lettera alle famiglie dei ragazzini di scuola media, abbiamo voluto intanto dare un segnale, fornire delle indicazioni alle famiglie che devono scegliere il percorso successivo per i propri figli per far capire e sapere quali sono le potenzialità occupazionali della regione in cui vivono, le possibilità di successo che il ragazzo avrà se sceglierà un determinato percorso", ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito, intervenendo alla festa di Fratelli d'Italia a Roma. "La scelta deve essere consapevole e il Ministero – ha aggiunto – deve mettere a disposizione delle informazioni, in questa grande alleanza che coinvolga famiglie, docenti, studenti e associazioni produttive del territorio".

"L'orientamento deve svolgersi sino al termine delle superiori e deve vedere il ruolo decisivo del docente tutor che va introdotto a scuola e deve svolgere un ruolo di cooperazione, in una logica di team, con i docenti della classe, prendendosi carico dei ragazzi. Dobbiamo tirare fuori i talenti, le abilità, le attitudini e valorizzarle".

Secondo il ministro "L'attuale scuola è classista, perché non riesce a realizzare la promozione sociale che ha realizzato in passato. La grande sfida è cambiare l'impostazione. E far sì che la scuola sia messa nelle condizioni giuste, in maniera tale che chi proviene da una condizione modesta possa realizzarsi come quello che viene da una famiglia benestante. Contro la dispersione scolastica dobbiamo creare alcuni presupposti fondamentali".

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