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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Quirinale, finito il primo scrutinio: valanga di schede bianche, ci sono anche voti per Mattarella

Una valanga di schede bianche: si è concluso così il primo giorni di votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Intanto i partiti continuano a cercare un’intesa su un nome condiviso.
A cura di Annalisa Girardi
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Si è conclusa la prima giornata di votazioni per il presidente della Repubblica. Tutti i grandi partiti avevano annunciato in mattinata che avrebbero votato scheda bianca. In totale le schede bianche sono state 672. Ci sono stati anche voti per Sergio Mattarella, qualcuno anche a favore di Silvio Berlusconi. Non sono mancati anche i voti per personalità inaspettate, come Amadeus o Alberto Angela.

Non si è quindi raggiunto il quorum per la prima votazione, come del resto ci si attendeva. Continuano infatti intanto le trattative tra le forze politiche per trovare un nome condiviso: durante la giornata il leader della Lega, Matteo Salvini, ha incontrato sia Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, che Enrico Letta, segretario del Partito democratico. "Sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una, ma diverse proposte di qualità, donne e uomini di alto profilo istituzionale e culturale, su cui contiamo ci sia una discussione priva di veti e pregiudizi, che gli italiani non meritano in un momento così delicato dal punto di vista economico e sociale", ha commentato l'ex ministro dell'Interno. Anche Letta ha parlato di colloqui positivi, confermando che si vedrà con Salvini anche domani.

Pure l'attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, in giornata avrebbe incontrato i principali leader delle forze politiche e starebbe partecipando alle trattative. Nei giorni scorsi sia Salvini che Conte avevano sottolineato le difficoltà di convergere su un nome come quello di Draghi, visti i risvolti che un suo trasferimento da Palazzo Chigi al Quirinale avrebbe sulla maggioranza di governo. "È una delle ipotesi in campo, sta in piedi solo in un quadro di accordo politico. L'elezione del presidente della Repubblica non può essere che una scelta politica e prevede un accordo sul governo del dopo. Draghi è una ipotesi in campo, non è la sola", ha commentato oggi Matteo Renzi lasciando Montecitorio dopo il voto.

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