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Prenotazione obbligatoria e clienti a distanza: le regole di ristoranti e parrucchieri per riaprire

A una settimana esatta dal 18 maggio, data in cui potrebbero riaprire (a seconda della Regione) diverse attività tra cui bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri ed estetisti, il comitato tecnico-scientifico ha inoltrato al governo un documento in cui vengono stilate una serie di regole per un ritorno all’operatività in piena sicurezza. Vediamo di che si tratta.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca una settimana esatta al 18 maggio. Da lunedì prossimo inizierà un piano di riapertura scaglionata nelle Regioni per varie attività commerciali tra cui ristoranti, bar, parrucchieri, barbieri ed estetisti: esperti e funzionari sono al lavoro per definire le norme di sicurezza che andranno implementate in modo da consentire un ritorno alla normalità in piena sicurezza. Ci saranno quindi dei parametri da rispettare per avviare la Fase 2: un documento del comitato tecnico-scientifico illustra i criteri che dovranno essere tenuti sempre in considerazione per quelle attività che si preparano a tornare operative dopo due mesi di lockdown.

Nel "Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione" consegnato al governo si definiscono le nuove regole da osservare all'interno di bar e ristoranti. Non sarà semplice gestire queste attività, in quanto per ovvie ragioni i clienti non potranno indossare le mascherine per tutta la loro permanenza all'interno del locale. Bisognerà puntare a una revisione degli spazi, in modo da limitare gli assembramenti: per prima cosa, quindi, si favoriranno quelle attività che consentono ai clienti di stare all'aperto, ma poi bisognerà definire nuovi limiti di capienza. Si pensa quindi a una distanza di almeno 4 metri tra un cliente e l'altro, a meno che non possano essere installate delle barriere divisorie tra un tavolo e l'altro. Bisognerà però anche garantire almeno un metro di distanza tra le persone sedute allo stesso tavolo. Dei criteri che limiteranno notevolmente le capacità di bar e ristoranti, i quali dovranno inizialmente lavorare con un numero ridotto di clienti. In questa prima fase di riapertura, inoltre, sarà obbligatoria la prenotazione in modo da poter gestire al meglio il numero di persone all'interno dei locali ed evitare assembramenti di clienti in attesa al loro esterno.

Non saranno consentiti i servizi a buffet. I clienti, inoltre, dovranno indossare la mascherina per andare in bagno o per pagare il conto alla cassa. Alla toelette, come al banco e in altri punti del locale, si dovrà inoltre rendere disponibile del gel igienizzante per i clienti come per il personale. Al quale sarà richiesto di indossare mascherine monouso e guanti in nitrile al servizio al tavolo e in cucina. Al termine di ogni servizio andranno igienizzate tutte le superfici. Nel documento, si consiglia inoltre di evitare per quanto possibile l'uso di utensili riutilizzabili (se non igienizzati) e di arieggiare spesso gli spazi chiusi.

A quanto riportano gli esperti del comitato tecnico scientifico, queste regole  riguarderanno 336.137 imprese e un milione e 200mila lavoratori. Ma vengono fornite anche indicazioni per quanto riguarda i negozi: infatti, le attività commerciali che dispongono di spazi sotto i 25 metri quadri dovranno ospitare un cliente alla volta. Inoltre, per i punti vendita dove ci sono più ingressi, bisognerà dividere l'entrata e l'uscita, scaglionando così modo i flussi di clienti. E infine, per quanto riguarda parrucchieri, barbieri ed estetisti, si va verso un piano di riapertura basato sulla prenotazione obbligatoria, in modo da consentire la presenza di un cliente alla volta all'interno del negozio. Se le distanze tra le postazioni lo permettono, ci potranno essere più persone: ma nessuna sala d'attesa dove potrebbero crearsi assembramenti.

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