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Perché si parla di tetto al contante a 10mila euro nell’Unione europea: cosa prevede l’accordo

L’accordo raggiunto all’interno del Consiglio Ue sul nuovo pacchetto di norme antiriciclaggio dovrà essere ora negoziato con il Parlamento. Si parla di un tetto al contante a 10 mila euro, ma i singoli Stati saranno liberi di imporre limiti inferiori.
A cura di Annalisa Girardi
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Un tetto per i pagamenti in contanti di 10 mila euro in tutta l'Unione europea: è quanto previsto da un accordo raggiunto all'interno del Consiglio Ue sul nuovo pacchetto di norme antiriciclaggio. Chiaramente i singoli Stati a livello nazionale potranno anche prevedere un limite più basso per i pagamenti cash: l'obiettivo di Bruxelles è quello di inserire una soglia valida in tutto il territorio dell'Ue, tenendo conto che diversi Paesi non prevedono alcun limite al contante.

Nulla è ancora definitivo: l'intesa raggiunta in Consiglio dovrà infatti essere ora negoziata con il Parlamento europeo. Mario Draghi, quando era presidente del Consiglio, aveva chiesto che il limite europeo venisse fissato a 5mila euro, ma la proposta non aveva trovato il consenso di tutti gli Stati membri. Alla fine, infatti, l'accordo è stato raggiunto su una soglia più elevata, cioè a 10 mila euro.

Si tratta di una cifra più bassa rispetto a quella imposta in Paesi come la Croazia o la Slovacchia, dove il tetto al contante è fissato a 15mila euro. Ma, allo stesso tempo, nettamente più elevata del limite vigente in Stati come la Spagna o la Francia, dove si possono pagare in contanti spese fino a mille euro.

Secondo i dati dell’European Consumer Centres Network, su 30 Stati europei (contando anche Regno Unito, Islanda e Norvegia) solo in 12 Paesi è attualmente previsto un tetto al contante. L'obiettivo di Bruxelles è quello di prevedere un limite comune (sempre prevedendo la possibilità che nei singoli Stati sia comunque imposto un tetto inferiore) come strategia di lotta al riciclaggio di denaro.

"I terroristi e coloro che li finanziano non sono benvenuti in Europa. Per riciclare il denaro sporco, i singoli criminali e le organizzazioni criminali hanno dovuto cercare lacune nelle nostre norme vigenti, che sono già piuttosto rigorose. Ma la nostra intenzione è di colmare ulteriormente queste lacune e applicare norme ancora più rigorose in tutti gli Stati membri dell'Ue", ha spiegato il ministro delle Finanze della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell'Ue.

"I pagamenti in contanti di importo elevato, oltre i 10 mila euro diventeranno impossibili. Sarà molto più difficile cercare di mantenere l'anonimato quando si acquistano o si vendono cripto-attività. Non sarà più possibile nascondersi dietro vari livelli di proprietà delle società. Diventerà difficile anche riciclare denaro sporco attraverso gioiellieri o orafi", ha poi aggiunto.

Il governo italiano, da parte sua, si è detto in "piena sintonia" con la decisione del Consiglio europeo su un tetto al contante che definisce "ragionevole". Da Palazzo Chigi poi sottolineano: "Nonostante la soglia prevista dal Consiglio Ue sia di diecimila euro, allo stato attuale il governo italiano intende confermare il provvedimento che fissa la soglia all'uso del contante a cinquemila euro".

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