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Pensioni

Pensioni in aumento a dicembre 2023, quanto sale l’assegno con rivalutazione e tredicesima

A dicembre 2023 l’assegno pensionistico avrà degli aumenti importanti. Non solo la tredicesima mensilità, ma anche il conguaglio per compensare l’inflazione: normalmente arriva a gennaio, ma il governo Meloni ha deciso di anticiparlo. Ecco come cambiano gli importi.
A cura di Luca Pons
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A dicembre 2023 molti pensionati e pensionate potrebbero ricevere un cedolino più ricco del solito. Infatti in quel mese scatteranno le tredicesime, come sempre. In più, il governo ha già annunciato che sta lavorando per anticipare il conguaglio legato all'inflazione, che normalmente arriverebbe a gennaio. Gli assegni, quindi, avranno un surplus significativo rispetto ai mesi precedenti.

A quanto ammonta la tredicesima a dicembre 2023

Andando per ordine, c'è la tredicesima. Questa tutti gli anni viene erogata a dicembre, e il suo importo lordo è pari a un dodicesimo dell'assegno, moltiplicato per il numero di pesi di pensionamento effettivi. Insomma, per chi è stato in pensione tutto l'anno la cifra lorda è identica al solito cedolino, quindi è come ricevere una mensilità in più. La differenza è che sulla tredicesima non si applicano una serie di detrazioni: il regime fiscale più svantaggioso fa sì che l'importo netto effettivamente intascato sia più basso di quello del normale assegno pensionistico.

Oltre alla tredicesima c'è anche un bonus che è previsto solo per chi ha una pensione particolarmente bassa. In particolare, è rivolto a chi riceve un trattamento pensionistico a carico dell'assicurazione generale obbligatoria (oppure le forme sostitutive, esclusive o esonerative di questa, o ancora le forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati), se l'importo lordo della pensione è al di sotto dei 7.328,62 euro all'anno, ovvero poco più di 600 euro al mese al massimo. Il bonus è pari a 154,94 euro.

Quando arriva il conguaglio anticipato per l'inflazione

Infine, c'è il provvedimento previsto dal governo Meloni per dicembre. Il conguaglio per compensare l'aumento dell'inflazione normalmente arriva all'inizio dell'anno successivo, in questo caso a gennaio 2024. Ma nelle prossime settimane dovrebbe arrivare un decreto per anticipare questo conguaglio a dicembre. Dato che l'inflazione nel 2022 è stata più alta dello 0,8% rispetto a quanto si fosse inizialmente calcolato, tutti i pensionati hanno diritto a un conguaglio erogato dall'Inps pari allo 0,8% della loro pensione.

A dicembre non arriverà solo un aumento dello 0,8%, ma anche gli arretrati degli 11 mesi già passati nel 2023. In sostanza, quindi, l'assegno dovrebbe essere pari a circa il 10% in più del solito (calcolato sull'importo del 2022). Per chi aveva la pensione minima da 525 euro circa l'anno scorso, dovrebbero arrivare 50 euro in più. Chi ha una pensione pari a quattro volte la minima, quindi circa 2.100 euro lordi, dovrebbe ricevere un aumento attorno ai 200 euro. Al di sopra di questa soglia invece l'aumento non sarà completo, ma ridotto man mano che l'importo sale. Ad esempio per chi prende tra i 2.600 e 3.150 euro al mese avrà un aumento pari allo 0,42% al mese, non allo 0,8%. Per chi prende più di dieci volte la minima, quindi oltre 5.200 euro al mese, l'aumento sarà di poco più dello 0,2% al mese.

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