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Paola Bragantini, da ex deputata a tassista: la nuova vita dell’esponente del Pd

Da ex deputata a futura tassista: dopo la mancata rielezione in Parlamento la vita di Chiara Bragantini è completamente cambiata, così ha deciso di reinventarsi in una nuova attività che non la terrà, comunque, lontana dalla politica: “Per me è una scelta di libertà e di indipendenza. Su diversi piani. Sia a livello personale, sia a livello politico”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo anni di politica fatta ai massimi livelli, con un mandato da deputata alle spalle, c’è chi si reinventa completamente e decide di cambiare mestiere, pur non abbandonando mai del tutto la vita politica. È il caso di Paola Bragantini, ex deputata ed ex segretaria torinese del Partito Democratico. A 44 anni, dopo la sconfitta nel suo collegio uninominale (di un soffio) dello scorso 4 marzo e la sfumata rielezione, Bragantini ha deciso di cambiare in parte vita. Dedicandola, ora, al taxi. “A molti può sembrare particolare, a me noracconta a la Repubblica. Anzi. Per me è una scelta di libertà e di indipendenza. Su diversi piani. Sia a livello personale, sia a livello politico”.

Bragantini prima di diventare deputata lavorava come bibliotecaria, un percorso coerente con i suoi studi: laurea in Scienze politiche e master in biblioteconomia. Ma dopo i cinque anni in Parlamento, la sua vita è cambiata: “Non avendo un lavoro a tempo indeterminato dovevo immaginare una nuova attività al contrario di altri miei colleghi che sono tornati nei loro uffici o studi. A me il taxi è sempre piaciuto, mi ha sempre attirato, fin da bambina. Forse sarà per questo che i miei genitori non sono rimasti stupiti dalla decisione”.

Così Bragantini ha fatto tutti gli esami necessari, prima alla Camera di Commercio e poi alla motorizzazione. E così ha ottenuto l’abilitazione e acquistato la licenza. Ora attende la sua nuova automobile per iniziare la nuova attività: “Sto entrando in un nuovo ambiente, stimolante, una grande cooperativa. Un momento positivo per me”. A La Stampa racconta ancora quanto la sua sia una scelta legata alle passioni di una vita e come conosca alla perfezione la città in cui lavorerà: “Mi piace molto guidare, mi piace ascoltare le persone e parlarci e mi piace molto la città. Dopo anni di militanza la conosco a menadito: all’esame di toponomastica per prendere la licenza sono andata fortissimo”.

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