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Open Arms da 9 giorni in mare con 275 migranti, 56 minori: al largo di Palermo in attesa di un porto

La nave della ong spagnola Open Arms si trova da ieri sera al largo di Palermo, dopo che Malta ieri aveva negato all’imbarcazione un riparo per il temporale. Diversi episodi di tensione si sono registrati a bordo: alcune persone si sono poi gettate in acqua per la disperazione, ma sono state recuperate dalla Guardia costiera italiana.
A cura di Annalisa Cangemi
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È il nono giorno in mare per i migranti della Open Arms. La nave della ong spagnola, con a bordo 275 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia, è arrivata ieri sera al largo del porto di Palermo, in attesa di ricevere disposizioni dalla prefettura e dalla Capitaneria di porto per l'attracco o per il trasbordo dei migranti, tra cui ci sono anche due bambini e 56 minori non accompagnati.

Dopo che Malta ieri aveva negato alla nave umanitaria un riparo per le condizioni avverse del meteo si sono registrati a bordo momenti di tensione. "Malta non concede un riparo dal mal tempo alla #OpenArms e continua a violare le Convenzioni internazionali e il diritto del mare", aveva denunciato su Twitter l'organizzazione. Alcune persone si sono poi gettate in acqua per la disperazione, ma sono state recuperate dalla Guardia Costiera italiana. L'ong aveva giustificato la scelta di fare rotta verso il capoluogo siciliano a seguito proprio della situazione critica a bordo. Inizialmente i migranti erano 278: due giorni fa si è poi resa necessaria l'evacuazione di tre persone, due donne in stato di gravidanza, una delle quali ha 18 anni, e il marito di una di loro. I tre sono stati condotti in Sicilia per ricevere assistenza sanitaria.

La nave resta dunque in attesa di istruzioni. Appelli al governo perché sia subito assegnato alla nave un porto per lo sbarco dei migranti sono arrivati anche da altre ong: "OpenArms ha soccorso, nei giorni scorsi, 278 persone nel Mediterraneo centrale: donne, uomini e bambini che sarebbero morti o deportati in Libia. Anche dalla Mare Jonio chiediamo per loro un porto sicuro di sbarco. Subito", ha twittato Mediterranea Saving Humans.

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