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Primarie PD 2023

Oggi l’assemblea Pd dopo le Primarie 2023: il programma e la nomina ufficiale di Elly Schlein a segretaria

Oggi, domenica 12 marzo 2023, è in programma l’assemblea del Pd dopo le primarie dello scorso 26 febbraio, che hanno decretato la vittoria di Elly Schlein su Stefano Bonaccini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi, domenica 12 marzo 2023, si svolgerà l'assemblea del Pd dopo le primarie che si sono tenute lo scorso 26 febbraio, che hanno visto la vittoria di Elly Schlein su Stefano Bonaccini. Oltre alla neo segretaria Schlein durante le primarie sono stati eletti, nelle liste presentate dai candidati alla segreteria a livello regionale anche 600 rappresentanti locali che faranno parte della nuova assemblea nazionale. I lavori inizieranno alle 10:30 al centro congressi "La Nuvola", a Roma, e saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del PD.

L’Assemblea nazionale esprime la linea politica del partito attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno e risoluzioni. È chiamata a eleggere un presidente – che ricopre anche il ruolo di presidente del Partito democratico – e nello stesso tempo darà l'investitura ufficiale alla segretaria Schlein.

Cos'è l'Assemblea del Pd e da chi è formata

Come recita lo Statuto del Partito Democratico, l'Assemblea nazionale del Partito Democratico, oltre ai 600 membri eletti mediante liste collegate direttamente alle candidature a segretario nazionale alle primarie, è formata anche da una serie di membri di diritto:

  • i segretari fondatori del PD, gli ex segretari nazionali del PD iscritti, gli ex Presidenti del Consiglio iscritti, i segretari regionali, i segretari provinciali, i segretari delle federazioni all’estero, delle città metropolitane e regionali, la Portavoce della Conferenza nazionale delle donne, i coordinatori PD delle ripartizioni estero, il segretario dei Giovani Democratici;
  • cento tra deputati, senatori ed europarlamentari aderenti al partito indicati dai rispettivi Gruppi;
  • i sindaci delle città metropolitane, dei comuni capoluoghi di provincia e di regione e i presidenti di regione iscritti ed in attualità di mandato.

Quali poteri ha e cosa decide l'Assemblea del Pd

Questo organo ha il compito di esprimere la linea politica del partito attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno, risoluzioni, secondo le modalità previste dal suo regolamento, che viene approvato dalla stessa assemblea con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti: "L’Assemblea nazionale e gli organi dirigenti da essa eletti hanno competenza in materia di indirizzo della politica nazionale del Partito, di organizzazione e funzionamento di tutti gli organismi dirigenti nazionali, di definizione dei principi essenziali per l’esercizio dell’autonomia da parte delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano", si legge nel testo dello Statuto.

E ancora: "L’Assemblea nazionale esprime indirizzi sulla politica del partito attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno, risoluzioni, secondo le modalità previste dal suo Regolamento, sia attraverso riunioni plenarie, sia attraverso Commissioni permanenti o temporanee, ovvero, in casi di necessità e urgenza, attraverso deliberazioni effettuate per via telematica sulla base di quesiti individuati dall’Ufficio di Presidenza o dalla Direzione nazionale".

L'Assemblea nazionale dovrebbe rimanere in carica quattro anni, stessa durata del mandato della segretario.

L'elezione del Presidente, del Tesoriere e la nuova segreteria

Con l'appuntamento di oggi verrà ufficialmente nominata Elly Schlein come segretaria del Pd: la nuova leader infatti dovrà ottenere la fiducia dell'assemblea, con un voto a maggioranza assoluta. Nel caso non ricevesse la fiducia si dovrebbe andare a nuove elezioni per l'assemblea e per il segretario. Subito dopo si dovrebbe procedere, nell'ordine, alla nomina della direzione (60 membri eletti dall'assemblea e 60 espressi dai territori) e dei membri della segreteria. Quest'ultima è l’organo collegiale che collabora con il segretario, e ha funzioni esecutive. Può essere formata da un minimo di 12 a un massimo di 20 componenti, oltre al suo coordinatore. La sua composizione dovrà sempre rispettare la parità di genere.

"Sono inoltre membri di diritto della Direzione nazionale: il Segretario; il Presidente dell’Assemblea nazionale e l’Ufficio di Presidenza; i Vicesegretari; il Tesoriere; la Portavoce della Conferenza nazionale delle donne, il Segretario nazionale dei Giovani democratici, i Presidenti dei gruppi parlamentari del Partito Democratico italiani ed europei; i Segretari Regionali, il Coordinatore dei Sindaci e i cinque componenti indicati dall’Assemblea nazionale dei Sindaci", si legge ancora nel testo.

Un altro compito dell'Assemblea è eleggere il suo presidente: questo viene eletto a scrutinio segreto, e diventa automaticamente anche presidente del partito. "Nel caso in cui nessun candidato abbia conseguito nella prima votazione un numero di voti almeno pari alla maggioranza dei componenti, si procede immediatamente a una seconda votazione, sempre a scrutinio segreto, di ballottaggio tra i due candidati più votati", si legge nello Statuto dei dem.

Il presidente dell’Assemblea nazionale resta in carica per la durata del mandato dell'Assemblea (teoricamente quindi per quattro anni). Il presidente nomina poi un ufficio di presidenza, e convoca almeno una volta ogni sei mesi l'Assemblea.

Il primo discorso di Elly Schlein dopo la nomina ufficiale

In giornata Elly Schlein sarà ufficialmente eletta segretaria dall’assemblea nazionale del Pd. La neo segretaria terrà un discorso programmatico, dopo quelli già pronunciati subito dopo la proclamazione della vittoria la sera delle primarie e il giorno successivo al Nazareno. Il suo mandato dovrebbe durare quattro anni, a meno che non ci siano dimissioni anticipate. Fino ad ora però nessun segretario è rimasto alla guida del partito fino allo scadere naturale del mandato. All'articolo 5 dello Statuto si legge:

"Il Segretario nazionale rappresenta il Partito, ne esprime la leadership elettorale ed istituzionale, l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal Partito come candidato all’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri".

Inoltre il segretario nazionale può proporre all’Assemblea nazionale l’elezione di uno o due vicesegretari, i quali svolgono funzioni delegate dal segretario. Nel caso vi siano due vicesegretari, andrà sempre rispettata la parità di genere e uno di loro dovrà essere indicato espressamente con funzioni di vicario.

Il totonomi per il nuovo Pd di Elly Schlein

Elly Schlein in giornata sarà ufficialmente eletta segretaria dall'Assemblea nazionale dem. Per evitare di spaccare il partito e traghettare senza strappi il partito verso il nuovo corso, dovrà cercare di accontentare anche gli avversari sconfitti, concedendo qualcosa. È per questo che ha proposto per il ruolo di presidente proprio Stefano Bonaccini. È probabile che alla minoranza vengano date caselle importanti, come quella della politica estera. Poi c'è la questione dei capigruppo, che attualmente sono le bonacciniane Serracchiani e Malpezzi: Schlein potrebbe decidere di lasciare un capogruppo agli avversari (probabilmente quello della Camera, dove lei stessa siede), e tenere per sé il capogruppo del Senato, incarico che potrebbe essere affidato a Francesco Boccia. Per la Camera invece si fa il nome di Bonafè.

Per quanto riguarda la sua squadra, i nomi che circolano sono quelli di Marco Furfaro, Marco Sarracino, Chiara Gribaudo, Chiara Braga, Antonio Misiani e Alessandro Zan. È possibile che in segreteria entri anche un esponente di Articolo 1 – partito che a breve confluirà formalmente nel Pd – come ad esempio Arturo Scotto.

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