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Assegno di Inclusione, le ultime notizie

Oggi il pagamento dell’Assegno di inclusione, come riscuotere i 645 euro e chi può fare domanda

Da oggi, venerdì 26 gennaio 2024, inizia l’erogazione dell’Assegno di inclusione. Il pagamento avviene direttamente sulla Carta di inclusione, che si può ritirare in qualunque ufficio postale. Le famiglie beneficiarie, allertate ieri dall’Inps con un sms, sono 288mila. L’Adi è rivolto ai nuclei con over 60, minorenni, persone con disabilità o seguite dai servizi sociali.
A cura di Luca Pons
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Inizia ufficialmente la sperimentazione dell'Assegno di inclusione, la misura contro la povertà che nelle intenzioni del governo Meloni deve sostituire in parte il reddito di cittadinanza. Da oggi, venerdì 26 gennaio 2024, saranno erogati i pagamenti. Ieri l'Inps ha avvertito tutti i beneficiari con un sms: "È stato disposto il pagamento della domanda Adi. Dal 26.01 sarà accreditato sulla Carta ritirabile presso qualsiasi ufficio postale con doc identità e cod fiscale". Per chi non l'ha ottenuto, è ancora possibile presentare domanda, a condizione che si rispettino i requisiti.

Come ritirare l'Assegno caricato sulla Carta di inclusione

Ha ricevuto l'sms dell'Inps ieri chi ha completato tutte le procedure (la domanda all'Inps e la firma del Patto di attivazione digitale sulla piattaforma Siisl) entro il 7 gennaio. Chi invece ha fatto domanda ma non risulta tra i beneficiari potrebbe dover aggiungere della documentazione (è la situazione di 12mila famiglie). Oppure, la sua domanda potrebbe essere stata respinta perché non rispettava tutti i requisiti previsti: è successo a 117mila famiglie.

Oggi, tutti coloro che sono stati allertati possono andare in qualunque ufficio postale e ritirare la Carta di inclusione, una prepagata che sarà attivata immediatamente e avrà i soldi dell'Assegno già caricati. Non deve essere per forza l'ufficio postale del proprio Comune di residenza. Sarà sufficiente avere con sé un proprio documento di identità e il codice fiscale.

La stessa procedura sarà valida per tutti coloro che dovranno ritirare la Carta di inclusione nei prossimi mesi. I beneficiari che la ottengono in questi giorni, invece, d'ora in poi riceveranno il pagamento direttamente sulla Carta ogni 27 del mese (sempre che continuino a rispettare i requisiti) e non si dovranno più recare all'ufficio postale.

Quanto vale l'Assegno di inclusione

Come ha comunicato l'Inps, in questa prima tranche di pagamenti l'importo erogato per l'Assegno di inclusione sarà di 645 euro a famiglia in media. Chiaramente, questo significa che alcune famiglie potranno avere un importo più alto e altre invece ne avranno uno più basso, a seconda del loro Isee, la situazione di reddito e la composizione del nucleo familiare. In media, ogni famiglia che riceverà l'Adi è composta da 2,4 persone, secondo fonti Inps.

Chi può richiedere l'Adi e come fare domanda

L'Assegno di inclusione è dedicato alle famiglie cosiddette ‘non occupabili'. Questo significa che possono ottenerla le famiglie in cui ci sia almeno una persona minorenne, o di più di 60 anni, oppure con disabilità, o ancora in una situazione di fragilità e inserita in un programma di assistenza dei servizi sociali. In più, c'è uno stringente requisito Isee: sotto i 9.360 euro. Il reddito familiare non deve superare i 6mila euro all'anno, ma questa soglia cambia in base alla scala di equivalenza, cioè in base al numero e all'età dei componenti.

Chi vuole fare domanda deve completare due passaggi. Il primo è presentare la sua domanda all'Inps, cosa che si può fare in autonomia accedendo al sito dell'Istituto con lo Spid o con un'altra identità digitale. Si può anche richiedere l'assistenza di un Caf o di un patronato. Dopodiché, c'è il secondo passaggio: è obbligatorio iscriversi alla piattaforma Siisl. Anche in questo caso, è necessario avere Spid o Carta d'identità elettronica. La richiesta è completata solo quando si è firmato il Patto di attivazione digitale. Chi fa domanda oggi, o comunque entro il 31 gennaio, riceverà il primo assegno (con la mensilità di gennaio) il 15 febbraio, e il secondo (per la mensilità di febbraio) il 27 febbraio.

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