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Nobel per la pace, Liliana Segre: “Lasciamolo a chi lo merita, io semplice cittadina”

La proposta di candidarla al premio nobel per la pace aveva accomunato diversi politici ma l’89enne sopravvissuta ai campi di sterminio nazista ha spento sul nascere l’iniziativa. “Non credo di meritarlo Bisogna dare i premi Nobel a chi li merita veramente Lasciamo i Nobel ai Nobel” ha dichiarato oggi Liliana Segre.
A cura di Antonio Palma
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"Bisogna dare i premi Nobel a chi li merita veramente, non a una cittadina molto semplice come sono io. Lasciamo i Nobel ai Nobel" così Liliana Segre ha spento sul nascere l'iniziativa che la voleva candidata al prossimo premio Nobel per la pace e che nelle scorse ore aveva accomunato diversi politici. Interpellata sulla proposta avanzata inizialmente ieri dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci del Partito democratico, e appoggiata subito dopo da vari esponenti politici italiani, Segre si è schernita e con poche parole ha rigettato la sua candidatura. “Non credo di meritarlo” ha detto L'89enne sopravvissuta ai campi di sterminio nazista a margine dalla cerimonia di consegna di un altro premio molto gradito,  il Tartufo dell'Anno 2019, concesso "per unirsi al coro di quanti nel nostro Paese si schierano al suo fianco e si oppongono a ogni forma d'odio" nel settantesimo anniversario della medaglia d’oro al valore militare assegnata alla cittadina piemontese. "Ho accettato molto volentieri questo dono, perché conosco la storia eroica di Alba durante la Resistenza, è un quarto della mia famiglia è piemontese. Poi il tartufo è sempre una buona occasione” ha dichiarato Segre.

La proposta di premio nobel per Liliana Segre, avanzata dal sindaco di Pesaro con una lettera inviata ai gruppi politici del Parlamento italiano e ai Presidenti di Camera e Senato, aveva subito trovato accoglienza nell'ambiente politico italiano a partire dai due presidenti delle Camere parlamentari. "Liliana Segre rappresenta una figura di riferimento per tutta l’Italia e tutto il Parlamento. Parliamo di una donna che porta avanti i valori più sani per una società: il dialogo e il confronto contro ogni forma d’odio. Non è solo una custode della memoria ma una vera e propria artigiana di pace, che si impegna quotidianamente per tenere vivi i principi di tolleranza e rispetto per l’altro" ha dichiarato infatti il Presidente della Camera Roberto Fico.

"Accolgo con convinzione e apprezzamento la richiesta del sindaco di Pesaro di sostenere la candidatura della senatrice Liliana Segre al Premio Nobel per la Pace. Ritengo sia un giusto e doveroso riconoscimento per ciò che la senatrice Segre rappresenta, per la sua storia e per il suo impegno in favore della custodia della memoria dell’Olocausto e contro l’odio, l’intolleranza, l’indifferenza" ha commentato invece la presidente del Senato Elisabetta Casellati .

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