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Migranti, Conte rinnega (solo ora) la linea Salvini: “Non accetto la formula porti chiusi”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rinnega la linea imposta da Matteo Salvini al suo precedente governo in tema di migranti: “Quando ho parlato di immigrazione non ho mai accettato la formula riduttiva di ‘porti aperti e porti chiusi’ e ho sempre ragionato di rispetto dei diritti fondamentali”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il cambio di governo porta con sé anche un cambio di linea da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul tema dei migranti. Conte, parlando durante la festa di Articolo 1 a Roma, sembra rinnegare la linea seguita durante l’epoca del governo giallo-verde, con Matteo Salvini ministro dell’Interno: “Quando ho parlato di immigrazione non ho mai accettato la formula riduttiva di ‘porti aperti e porti chiusi’ – afferma il presidente del Consiglio – e ho sempre ragionato di rispetto dei diritti fondamentali”. Conte parla anche delle Ong, mostrando anche in questo caso una posizione diversa rispetto a quella messa in campo dal suo governo: “Io personalmente non vedo le Ong come nemici del popolo, non ci sarà mai ombra su questo. Il problema dell'immigrazione è un problema serio, non ci si può limitare a gestire gli sbarchi”. Poi, però, sottolinea: “Noi dobbiamo comunque controllare i nostri confini”.

Sulla redistribuzione dei migranti, il presidente del Consiglio prosegue: “Oggi la redistribuzione europea ci viene assicurata subito. Prima passavo i fine settimana a chiedere cortesie personali, oggi chiedo una cortesia di sistema. E, se mi posso permettere, non è una cortesia: chiedo quello che deve pretendere l'Italia”. Conte parla anche del suo attuale rapporto con l’ex ministro dell’Interno Salvini, spiegando che non ha più avuto contatti con lui dopo la nascita del nuovo governo: “Che l’opposizione si senta con il presidente del Consiglio non è una necessità”. E il “no” di Conte alla Lega resta valido “all’infinito”, assicura ancora. A Conte replica su Twitter lo stesso Salvini: "Ma quanto è ipocrita questo ‘signore’??? Da avvocato del popolo ad avvocato dei poteri forti, che pena”.

Conte replica a Di Battista: fiducia nel Pd

Conte replica anche a Di Battista e ai dubbi espressi dall’ex deputato M5s sull’alleanza con i dem: “Io mi fido del Pd perché è una forza che responsabilmente ha deciso di sostenere questa esperienza del governo”. Sulla nuova alleanza a Palazzo Chigi Conte si dice sorpreso di come sia avvenuto questo cambiamento: “Nel volgere di pochi giorni ho respirato un cambiamento nel paese innanzitutto. Mi ha molto sorpreso. La mia sensazione è che il Paese abbia ad un tratto a ragionare in termini diversi. Si sono poi create le premesse politiche, è stato un fuoco concentrico di sollecitazioni”.

Il giudizio di Conte sulla scissione di Renzi

Nel nuovo governo, secondo Conte, “c’è un ottimo clima di lavoro: nella squadra di governo ci siamo detti dall'inizio che abbiamo preso un grande impegno con i cittadini e che non esistono personalismi. Bisogna mettere da parte l'io, ciascuno di noi è chiamato ad inserirsi in questo progetto”. Sulla scissione di Renzi – prosegue il presidente del Consiglio – “mi hanno sorpreso i tempi, e l'ho detto francamente a Renzi. Nel momento in cui un presidente incaricato in riserva deve scioglierla è bene che abbia piena contezza di come si predispongono le forze di governo. Se avessi saputo della decisione, lo dico anche nell'interesse del gruppo che si è formato, avrei preteso e voluto un'interlocuzione diretta con il gruppo stesso”.

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