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Mes, la Lega accusa il governo: “Ha già approvato la riforma senza mandato. Il M5s è un traditore”

“Noi oggi siamo qui per decidere che mandato dare al presidente prima del Consiglio europeo, ma c’è chi è già andato in Ue a dare l’assenso per il nostro Paese”: così il deputato della Lega Claudio Borghi si scagli contro il governo dopo le comunicazioni di Giuseppe Conte sulla riforma del Mes. E accusa i Cinque Stelle, che si erano opposti alla riforma con il governo gialloverde, di essere dei traditori: “Per una volta che avete l’opportunità di fare davvero qualcosa di importante, cosa fate? Approvate questo scempio? Da oggi rimangono due categorie di persone, i patrioti e i traditori”.
A cura di Annalisa Girardi
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Claudio Borghi, deputato della Lega, è intervenuto alla Camera dopo le comunicazioni di Giuseppe Conte e per prima cosa ha definito l’intervento del presidente del Consiglio come “pieno di nulla”. Per poi accusarlo di non aver parlato, nelle sue comunicazioni, del tema centrale che si discuterà domani in Consiglio europeo, cioè della riforma del Mes. “Se noi oggi siamo qui per decidere che mandato dare al presidente, c’è chi è già andato in Ue a dare l’assenso per il nostro Paese. Smettiamola di prenderci in giro: ma è possibile che il ministro dell’Economia abbia dato in Eurogruppo l’approvazione dell’Italia all riforma del Mes senza un mandato? E non è che non c’era tempo per parlarne: perché nelle scorse settimane si è parlato prima di omofobia e poi di immigrazione”.

Le deleghe al ministro Gualtieri dovrebbero essere immediatamente tolte”, ha proseguito Borghi. Sottolineando che il backstop alle banche non sia un successo italiano, ma si tratti di una richiesta della Germania. “E noi ci mettiamo su il cappello, dicendo che lo vogliamo anche noi. Quando è una richiesta di chi ha interessi opposti ai nostri”. Borghi ha poi raccontato che il mandato che il governo gialloverde aveva dato all’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria, era quello di bloccare subito la riforma. Ma non è stato ascoltato, ha sottolineato Borghi. Per poi puntare il dito contro il Movimento Cinque Stelle accusandolo di aver cambiato posizione sulla riforma del Mes con il cambio di governo. “Ricordiamolo il marchio del tradimento, perché va sempre ricordato”. E infine, rivolgendosi direttamente ai pentastellati, ha concluso: “Per una volta che avete l’opportunità di fare davvero qualcosa di importante, cosa fate? Approvate questo scempio? Da oggi rimangono due categorie di persone, i patrioti e coloro che nel tempo verranno additati come traditori”.

Meloni al M5s: "Vi ricordate i vaffa-day? Questo può essere il più grande di tutti i tempi"

"Ci sono movimenti di patrioti che difendono la libertà, come Fratelli d'Italia, contro le ancelle del dominio straniero come il Pd. Il Movimento 5 stelle può ancora decidere oggi da che parte stare: non abbiate paura delle conseguenze di una scelta coraggiosa che reputate giusta": così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, si è invece rivolta ai pentastellati durante le dichiarazioni di voto. "A chi agita lo spauracchio delle elezioni anticipate perché pensa che siete troppo attaccati alla poltrona, dimostrate che non siete in vendita. Vi ricordate i raduni oceanici del Vaffa day? Questo può essere il più grande Vaffa day di tutti i tempi. Aiutateci a mandare al diavolo i venduti, gli intrighi di palazzo, i servi che barattano la loro libertà per un misero tornaconto. Ci sono occasioni, colleghi del Movimento 5 stelle, che non hanno prezzo. Non scegliete anche stavolta la Mastercard", ha poi concluso.

Cosa ha detto Conte in Aula

In Aula Conte ha confermato la linea sul Mes, ribadendo che l'Italia voterà a favore della riforma: "Ritengo che debbano essere revisionate le strutture del Mes, affinché diventi uno strumento diverso. L'Italia si farà promotrice di un paradigma innovativo. L'obiettivo è quello di integrare il Mes nella intera struttura europea: il modello al quale ispirarsi è quello del Next Generation Eu. Auspico che questo possa diventare strutturale. Abbiamo raggiunto questo risultato muovendoci sempre con spirito costruttivo. La nuova Europa deve superare l'austerità e guardare allo sviluppo sostenibile. Il governo e il Parlamento, ne sono certo, continueranno a lavorare in questa direzione", ha detto.

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