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Meloni contro il decreto Sostegni: “Buttano soldi in cose senza senso come i navigator, esco pazza”

Giorgia Meloni attacca il governo, in particolare per lo stanziamento delle risorse nel decreto Sostegni: “I soldi non ci sono, lo sappiamo, e non basterebbero mai. Ma poi ti arrabbi quando vengono spesi in cose che non hanno alcun senso. Quando io vedo che nello stesso decreto proroghiamo i navigator io esco pazza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ancora contro il decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri venerdì sera: "I soldi non ci sono, lo sappiamo, e non basterebbero mai. Ma poi ti arrabbi quando vengono spesi in cose che non hanno alcun senso. Quando io vedo che nello stesso decreto proroghiamo i navigator io esco pazza. In questa fase i soldi non siamo nella condizione di buttarli", ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, intervenendo a ‘Live – non è la D'Urso'. Nel dl Sostegni è stata inserita la proroga del contratto dei navigator, in scadenza ad aprile, fino a fine anno.

"Gli 11 miliardi stanziati dal decreto Sostegno per le imprese non sono sufficienti a salvarle", ha aggiunto. Meloni ha ricordato di aver proposto al governo di abolire il cashback usando i 5 miliardi stanziati per le imprese: "Capisco le difficoltà, ma le cose sono fatte anche abbastanza male".

"Io non ho niente contro Draghi, penso anzi che sia uno degli italiani più autorevoli a livello internazionale. Spero possa fare del suo meglio, FdI finora ha mostrato un atteggiamento estremamente propositivo, per ogni critica mossa offre una possibile soluzione. Non mi piace il governo", ha spiegato. A una domanda sulla convivenza tra Letta e Salvini ha risposto così: "La vedo difficile, penso anche loro – ha detto sorridendo – Le scelte del governo sono molto in continuità col precedente, nonostante gli sforzi e i tentativi degli alleati di centrodestra, perché i numeri li hanno gli altri. Finché i numeri ce li ha la sinistra, le cose purtroppo non cambieranno, ma quando tornerà la democrazia, se gli italiani ci daranno un'occasione, gli mostreremo cos'è la discontinuità".

Sul piano vaccinale anti Covid "si è dimostrata l'inutilità dell'Unione europea ed è stata forse la più grande sconfitta dell'Europa dai trattati del '57. Abbiamo visto lentezza, incapacità e la vergogna dei contratti con le aziende farmaceutiche, contratti segreti che poi abbiamo scoperto che le aziende si dovevano limitare a ‘fare il loro meglio'".

"Quindi l'Europa è stata incapace e assolutamente sottomessa agli interessi grandi colossi economici, è stato un grande fallimento – ha aggiunto – Ora l'Italia può trattare con le case farmaceutiche con cui non ha trattato l'Europa".

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