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Lavoro, cosa c’è nel decreto Sostegni approvato dal Consiglio dei ministri

Nel decreto Sostegni approvato questa sera dal Consiglio dei ministri ci sono misure per aiutare i lavoratori e per il contrasto alla povertà: proroga del blocco dei licenziamenti, reddito di cittadinanza rifinanziato e rinnovo del reddito d’emergenza per tre mensilità, marzo, aprile e maggio, aiuti per autonomi e stagionali.
A cura di Annalisa Cangemi
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È stato approvato questa sera il primo provvedimento del governo Draghi per sostenere famiglie e imprese in crisi per la pandemia è un decreto, cosiddetto Sostegni, 32 miliardi (con lo scostamento di bilancio autorizzato a gennaio). Di questi, come ha spiegato Draghi, tre quarti sono destinati a questo scopo, con 11 miliardi solo alle imprese: "Contiamo di essere pronti con la piattaforma entro fine mese e partire con il pagamento dei contributi alle imprese l'8 aprile, così da immettere queste risorse nell'economia entro il mese di aprile", ha spiegato il presidente del Consiglio.

Le misure che riguardano il lavoro sono state presentate dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ha spiegato come nel decreto ci sia "un importante intervento sulla povertà, che è la questione che ci preoccupa e ci deve vedere più attenti nel corso dei prossimi mesi". Viene innanzi tutto rifinanziato con un miliardo il reddito di cittadinanza, ed è stato rinnovato il reddito d'emergenza per tre mesi, visto che "purtroppo le persone con i requisiti sono in aumento", ha spiegato il ministro dem- Per quanto riguarda le misure a sostegno dei lavoratori c'è l'atteso blocco dei licenziamenti prorogato al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di Cig ordinaria e straordinaria, in particolare quelli dell'industria e dell'agricoltura. C'è poi una proroga del blocco al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte in deroga, soprattutto quelle del terziario.

Proroga cassa integrazione

La bozza del testo prevede un doppio binario anche per la proroga della cassa integrazione: le aziende che hanno adottato la cassa integrazione ordinaria potranno chiedere 13 settimane tra l'1 aprile e il 30 giugno 2021 con causale "Covid" senza alcun contributo addizionale, mentre saranno concesse al massimo 28 settimane tra l'1 aprile e il 31 dicembre 2021 per quei lavoratori che non sono tutelati da ammortizzatori ordinari ma hanno l'assegno di solidarietà o la cassa in deroga. Anche in questo caso non è richiesto alcun contributo addizionale.

Doppia proroga blocco licenziamenti

Prevista una proroga del blocco dei licenziamenti generalizzato fino al prossimo 30 giugno per tutti quei lavoratori che dispongono di ammortizzatori sociali ordinari come la cassa integrazione, e poi un blocco selettivo per tutti gli altri che non dispongono di ammortizzatori ordinari, con possibile accompagnamento con Cig Covid, fino alla fine di ottobre.

Contratti a termine senza causali fino a dicembre

Fino al 31 dicembre prevista la possibilità di prorogare e rinnovo i contratti a termine senza causali. Di fatto vengono congelate le clausole introdotte dal decreto Dignità. Ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi è possibile rinnovare o prorogare per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato.

Reddito d'emergenza

La misura viene rifinanziata per tre ulteriori mensilità, da marzo a maggio 2021, per le famiglie in situazione di necessità economica, con le stesse regole previste dal decreto Rilancio ma con una soglia di reddito incrementata per i nuclei che sono in affitto. Ogni quota del Rem è determinata come previsto dal decreto Rilancio in un ammontare pari a 400 euro, moltiplicati per una scala di equivalenza fino a un massimo di 2 (800 euro). Si arriva a un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE. Si prevede una spesa complessiva per il Rem nel 2021 di 1,52 miliardi.

Reddito di cittadinanza

È stato stanziato 1 miliardo per il rifinanziamento del reddito di cittadinanza. È stato inoltreprorogato il contratto per i navigator, in scadenza a fine aprile, fino a fine anno. Orlando ha precisato che cambierà la disciplina del Rdc consentendo la possibilità di non disincentivare la ricerca del lavoro: "Se trovi lavoro per sei mesi, non viene interrotto il Rdc e non devi, quando finisci il periodo di lavoro, riavviare le pratiche per il reddito di cittadinanza".

Naspi

I disoccupati potranno accedere alla Naspi e alla Discoll anche senza le 30 giornate nei 12 mesi precedenti. Il ministro Orlando ha precisato che ci sarà "una ‘coda' di Naspi e Discoll per chi ha interrotto questo strumento e non ha potuto in questi mesi trovare lavoro. In questo senso sono previste risorse".

Lavoratori autonomi

Per i lavoratori autonomi previsto il rifinanziamento di 1,5 miliardi di euro del Fondo per la decontribuzione. Ci sarà anche un'indennità una tantum per tre mesi di 2.400 euro per gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo e termali: parliamo di circa 400.000 soggetti per uno stanziamento complessivo di 900 milioni.

Fondo Terzo Settore

È stato incrementato il fondo Terzo Settore con 100 milioni di euro per il 2021.

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