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Covid 19

Draghi: “Mi vaccinerò con AstraZeneca, nessun dubbio. Sospensione non ha rallentato la campagna”

Dopo l’approvazione del decreto Sostegni il presidente del Consiglio Draghi ha presentato il nuovo provvedimento da 32 miliardi. Nel rispondere a una domanda sulla sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca ha annunciato: “Io non ho ancora fatto la prenotazione, ma mi vaccinerò con AstraZeneca. Mio figlio lo ha fatto in Inghilterra l’altro ieri, non c’è nessun problema”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo il Consiglio dei ministri, convocato per l'approvazione del decreto Sostegni, si è svolta la conferenza stampa del premier Mario Draghi e dei ministri Daniele Franco e Andrea Orlando, per la presentazione del provvedimento. "Il nostro obiettivo è dare più soldi possibile a più gente possibile nel più breve tempo possibile. Un decreto come sapete da 32 miliardi. Sono risposte parziali, lo sappiamo, Avremo un secondo stanziamento in occasione del Documento di economia e finanza", ha detto Mario Draghi nel suo intervento.

"Tre quarti dei 32 miliardi è destinato alle imprese. Con il decreto c'è l'abbandono dei codici Ateco, è una prima novità. 11 miliardi entreranno nell'economia nel mese di aprile. I pagamenti inizieranno l'8. Sulle imprese c'è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c'è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo. Intervento più significativo è per i meno abbienti: estensione del reddito di emergenza, nella platea e negli importi, ed uno stanziamento riguarda chi ha perso impiego e sussidio di disoccupazione lo scorso anno", ha spiegato il premier.

"Io non ho ancora fatto la prenotazione, ma mi vaccinerò con AstraZeneca. Mio figlio lo ha fatto in Inghilterra l'altro ieri, non c'è nessun problema. Non abbiamo sbagliato a sospenderlo, perché quando l'autorità europea ha detto di continuare a vaccinare, pur annunciando accertamenti sul vaccino, abbiamo deciso di fermarci, non per seguire altri governi, come quello tedesco. C'è stato un calo di vaccinazioni ma solo per un giorno, scese da 150 a 100mila, poi sono state compensate dall'utilizzo di altri vaccini. C'è stato un rallentamento, ma non è stato disastroso", ha detto rispondendo a una domanda sulla sospensione delle vaccinazioni con il siero di AstraZeneca, disposta lunedì 15 marzo dall'Aifa.

"Se telefono spesso a Ursula von der Leyen? No però qualche volta sì, in questo periodo sì, penso che il coordinamento europeo sia da cercare. Si fa così, se poi non c'è si procede in altro modo. Serve pragmatismo, prima si cerca il coordinamento europeo e poi si fa altrimenti. Merkel mi ha detto lei che avrebbe detto che se l'autorità europea approva Sputnik bene sennò lei farà altrimenti. È pragmatismo: bisogna prima cercare il coordinamento europeo o poi si fa altrimenti", ha detto ancora Draghi.

"L'orizzonte temporale del governo? Lo deciderà il Parlamento, solo il Parlamento", ha detto Draghi rispondendo a una domanda sulla durata del suo mandato e sull'eventualità che possa diventare il prossimo Presidente della Repubblica. "Le Regioni vanno in ordine sparso, sono difformi sia nei criteri di somministrazione e sia nella capacità di amministrare i vaccini: ci sono Regioni al 25% e Regioni al 5%. Ma c'è un grande desiderio delle Regioni di collaborare con lo Stato".

Tra le novità del decreto ci sono 150 milioni di euro da destinare alle scuole per fronteggiare l'emergenza Covid, prevedere il recupero delle lezioni perse con la dad, e il potenziamento dell'offerta formativa extracurricolare, anche durante l'estate. Nel testo della bozza di decreto si specifica che le scuole potranno utilizzare le risorse anche per attività da svolgere alla fine delle lezioni e prima dell'inizio del prossimo anno scolastico.

Previsti inoltre 400 milioni di euro in più per il mondo della cultura: aumentano le risorse del fondo istituito dal decreto Rilancio presso il ministero dei beni culturali. Ci sono poi 200 milioni di euro in più destinati a finanziare il fondo da 80 milioni per il ristoro delle perdite delle imprese culturali per il rinvio o l'annullamento di spettacoli e mostre causa Covid. Di 120 milioni di euro è invece l'incremento dei fondi per spettacoli e mostre, e viene ristretta la destinazione, escludendo dal capitolo fiere e congressi, ora riconducibili al nuovo Ministero del turismo. Inoltre passa da 25 a 105 milioni di euro il sostegno per il settore del libro e dell'intera filiera dell'editoria.

Per enti locali e Regioni in arrivo invece un miliardo e 260 milioni di euro in più. Per quanto i primi il governo stanzia un miliardo in più nel Fondo per l'esercizio delle funzioni, che per il 2021 conterà 1,5 miliardi di euro, tenendo conto dei 500 milioni già stanziati in precedenza. La cifra complessiva sarà ripartita in questo modo: 1,35 miliardi per i Comuni e 150 milioni di euro per Città metropolitane e Province. Il decreto, inoltre, destina 260 milioni nel 2021 alle Regioni.

E ancora 700 milioni di euro per il 2021 verranno destinati alle Regioni e alle Province autonome per le zone di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di sci. Le modalità di ripartizione delle risorse saranno decise attraverso un decreto ministeriale del dicastero guidato da Garavaglia, da emanare entro 30 giorni dall'ok al decreto Sostegno. Il 70% delle risorse, andranno ai Comuni montani che nel 2019 hanno registrato presenze turistiche tre volte superiori al numero dei residenti; per il resto andranno agli altri Comuni e anche alle scuole e ai maestri di sci iscritti negli albi professionali.

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