Meloni all’Opera: così la destra mette le mani sulla lirica. La nuova puntata di “A microfoni spenti”

È online il nuovo episodio di "A microfoni spenti", il Podcast di Fanpage.it che racconta la politica italiana ai tempi di Giorgia Meloni. L'appuntamento è per ogni sabato alle ore 13.00 e la voce è quella del nostro reporter, Marco Billeci, che vi porterà dentro e attorno ai palazzi del potere per svelare gli intrighi e le strategie che prendono piede quando i microfoni, appunto, si spengono.
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"A microfoni spenti" si ascolta direttamente qui o su tutte le principali piattaforme audio (qui per Spotify, oppure Apple Podcast o anche Amazon Music) e YouTube.
Questa settimana parliamo delle manovre del governo per scardinare la presunta egemonia della sinistra in campo culturale. Un'ambizione che si è presto trasformata in una sfrenata a occupare posti e poltrone di potere nei settori del teatro, della musica, del cinema. E anche nei mondi più insospettabili come quello dell'opera lirica, oggetto in questi mesi di una vera e propria colonizzazione da parte della maggioranza di governo.
Regista di quest'operazione è uno dei personaggi meno conosciuti, ma più influenti di Fratelli d'Italia, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. Partendo dal suo feudo dell'Arena di Verona, Mazzi punta ad allargare la sua influenza in tutte le più importanti istituzioni liriche del nostro Paese. Ma dalla Lega alla famiglia Berlusconi, dalla ministra Casellati alla direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, sono tante le anime destra che hanno messo nel mirino i teatri d'Opera. Con obiettivi e interessi spesso in contrasto tra loro.
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