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Matteo Salvini sulle sardine: “Che vita grama che fanno, sanno solo manifestare contro”

L’ex ministro dell’Interno e leader della Lega a tutto campo durante la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa: “Il governo non andrà oltre qualche altro mese, ormai siamo all’Unione sovietica fiscale, lo stato di polizia fiscale”. E rilancia la battaglia della Lega per le prossime regionali in Calabria ed Emilia Romagna.
A cura di Redazione
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Il movimento delle “sardine” è certamente la novità di questa parentesi politica, che coincide con l’avvio dell’apertura della campagna elettorale in Calabria ed Emilia Romagna. Una iniziativa che sembra aver travalicato i confini emiliano-romagnoli, con comitati spuntati ovunque, dalla Campania al Friuli Venezia Giulia, alla Liguria e alla Lombardia. Dopo aver lanciato una improbabile iniziativa sui social denominata “Gattini con Salvini”, il leader leghisti è tornato sulla questione, commentando il successo delle sardine nel corso della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, dal titolo “Perché l’Italia diventò fascista”.

“Che il dibattito di oggi verta sulle sardine fa capire il momento storico che stiamo vivendo”, ha premesso Salvini, aggiungendo: “Sono soltanto piazze contro, la vita è bella e passare le giornate a guardare Google per capire dove sarò io e venire a manifestare contro è una vita grama. Io sono fiducioso, vinceremo anche in Emilia Romagna”. Del resto, ha aggiunto, la maggioranza parlamentare non attraversa un buon momento e il governo ha i giorni contati: “Il collante alle poltrone è forte e dovrei dire che durerà tanto. Ma ho sensazioni diverse e non penso che andranno oltre qualche mese”. Quanto alla possibilità di ampliare il gruppo parlamentare con gli esuli del Movimento 5 Stelle stoppa le polemiche: “No, io non rincorro nessuno ma le mie porte sono sempre aperte. Ogni giorno ricevo messaggi fa patte di eletti dei 5 Stelle che si sentono a disagio… Non faccio nomi ma se qualcuno vuole continuare la battaglia di cambiamento non con Renzi e Franceschini, noi siamo qui”.

Sulla manovra, infine, il suo giudizio è netto, in particolare sulla questione dei “pignoramenti” dei conti correnti da parte dei Comuni (va detto che la questione è molto più complessa, come vi abbiamo spiegato qui): “Se entrano nel tuo conto corrente per pignorare, secondo me siamo all'Unione sovietica fiscale, lo stato di polizia fiscale”.

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