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Matteo Renzi avvisa il Pd: “Ci pensi bene, è un suicidio di massa tornare al voto”

Matteo Renzi, leader di Italia viva, in un’intervista su ‘la Repubblica’ lancia un avvertimento agli ex compagni di partito: “Se i parlamentari del Pd hanno deciso di andare contro il muro hanno il dovere di comunicarlo al Paese e palesarlo in Aula. Tornare al voto è una follia, un suicidio di massa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Italia viva Matteo Renzi, lancia un messaggio agli ex compagni di partito del Pd: "Se il Pd vuole votare, lo dica. Se i parlamentari del Pd hanno deciso di andare contro il muro hanno il dovere di comunicarlo al Paese e palesarlo in Aula. Tornare al voto è una follia, un suicidio di massa". In un'intervista a Repubblica, l'ex premier commenta così le fibrillazioni all'interno del Partito Democratico, dopo le tensioni registrate per la legge di Bilancio prima, e per il dossier Ilva poi. L'acciaieria di Taranto vede un governo sempre più diviso, con i renziani e la Lega che avrebbero già pronte due proposte per reintrodurre lo scudo penale richiesto da Arcelor Mittal, e il M5s pronto a fare le barricate.

"Ho passato notti insonni per tenere aperta Ilva quando eravamo a Palazzo Chigi. Abbiamo fatto dodici decreti, ci siamo presi gli insulti di avversari ed ex compagni di partito, abbiamo lottato con persone straordinarie come Andrea Guerra, Federica Guidi, Teresa Bellanova. E mi piace ringraziare il Procuratore di Milano, Francesco Greco, che è stato decisivo. Invece tanti che adesso fanno i professorini allora stavano zitti. Tutto questo non può essere interrotto sul più bello per la ingordigia del signor Mittal", dice il senatore ed ex premier. Renzi replica a Calenda, secondo cui è anche responsabilità di Italia Viva se è stato tolta, con il decreto Imprese di ottobre, l'immunità: "Lo scudo penale non è la causa del recesso ma l'alibi dietro al quale la proprietà indiana si nasconde, grazie anche all'appoggio inspiegabile di parte dell'establishment italiano. Non è questo il motivo che spinge Mittal ad andarsene, bensì la richiesta di cinquemila esuberi. Lo scudo penale è stato introdotto da Gentiloni e tolto dal governo Conte-Salvini, non da noi. Calenda fa l'avvocato difensore di Mittal, noi facciamo gli avvocati difensori dei lavoratori".

Nonostante i rumors, secondo cui i dem vorrebbero rompere l'alleanza di governo, anche prima delle elezioni in Emilia-Romagna, Il segretario del Pd Zingaretti si è comunque affrettato a minimizzare, chiarendo che "Noi vogliano che il governo governi bene, noi non vogliamo andare ad elezioni".

"Italia viva pensa che si debba votare nel 2023, alla scadenza naturale – ribadisce Matteo Renzi – dopo aver eletto il nuovo presidente della Repubblica. Se qualcuno pensa di fare come in Umbria anticipando le elezioni, faccia pure: con questa scelta si perdono tutti i collegi uninominali e si causano sconfitte in Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Non so che nome dare a questa ipotesi politica: in psicologia si chiama masochismo". 

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