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Mario Monti: “Il Trattato di Dublino va cambiato, ma bastonando l’Ue il governo mette in pericolo l’Italia”

L’ex presidente del Consiglio e senatore a vita, Mario Monti, parla del governo Lega-M5S: “Anche io vorrei che venisse cambiato il Trattato di Dublino, perché è urgente e positivo farlo, ma la ragione del mancato cambiamento non risiede nelle istituzioni centrali, bensì sta nel fatto che alcuni Governi non vogliono e oggi hanno il potere di opporsi, come Ungheria e Repubblica Ceca. Se l’Italia volesse davvero modificare il Trattato dovrebbe cercare di rafforzare i poteri dell’Unione Europea nei confronti invece di quei paesi che per qualche motivo si sono identificati come alleati, vedi Ungheria, che impediscono questo obiettivo”.
A cura di Charlotte Matteini
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Un Mario Monti a tutto campo sul governo Lega-Movimento 5 Stelle. Intervistato nella serata di ieri a "In onda", su La7, l'ex presidente del Consiglio ha a lungo parlato del caso della nave Diciotti e dei rapporti dell'Italia con l'Unione europea: "Non è chiaro verso quale destinazione di Politica internazionale l'Italia voglia andare, con quali Paesi voglia farlo, con quali mezzi e per fare che cosa. Abbiamo tutti seguito centinaia di ore di dirette tv sulla nave Diciotti e sull'avviso di garanzia a Salvini, ma quando fra 5 o 10 anni guarderemo indietro questi due fatti saranno quasi irrilevanti, mentre scopriremo invece magari che in queste stesse settimane l'Italia ha cambiato il suo posizionamento civile e geo-politico. Io come cittadino italiano credo che sia doveroso che, chi governa, ci metta al corrente delle sue riflessioni, se ne ha. Se l'Italia volesse davvero modificare il Trattato dovrebbe cercare di rafforzare i poteri dell'Unione Europea", spiega il professor Monti.

"Di solito le minacce si esercitano verso chi deve cambiare qualche atteggiamento, ma l'Europa ha tanti organi diversi. Anche io vorrei che venisse cambiato il Trattato di Dublino, perché è urgente e positivo farlo, ma la ragione del mancato cambiamento non risiede nelle istituzioni centrali, bensì sta nel fatto che alcuni Governi non vogliono e oggi hanno il potere di opporsi, come Ungheria e Repubblica Ceca. Se l'Italia volesse davvero modificare il Trattato dovrebbe cercare di rafforzare i poteri dell'Unione Europea nei confronti invece di quei paesi che per qualche motivo si sono identificati come alleati, vedi Ungheria, che impediscono questo obiettivo", evidenzia il senatore a vita.

"Certi passi politici sembrano essere compiuti affinché non ottengano il risultato e siano autogol. Non è che ci troviamo di fronte a facili scommesse sempre vincenti? Mi spiego: se io sono Premier o vice-presidente del Consiglio italiano e bastono a parole l'UE chiedendo qualcosa prima del negoziato, comunque ottengo popolarità nel mio elettorato, poi è probabile che essendosi mossi con aggressività verbale e con le alleanze sbagliate e assurde, io quei risultati non li ottengo. Meglio ancora, così si va a nozze! Perché tornando in Italia posso ancora bastonare l'UE che non ha tenuto conto delle esigenze italiane. E quindi fa Bingo! Questa cosa che ci fa cadere in ammirazione e venerazione per un ruvido, virile e quasi deliberatamente becero modo di intrattenere le relazioni internazionali, che tanto successo sta riscuotendo in Italia, mi induce a rivolgermi a noi cittadini italiani: bisogna sgamare questo gioco, vanno smascherati".

"A Matteo Salvini e altri nel Governo ricordo che io non ho votato contro alla Fiducia in Senato: mi sono astenuto facendo diverse aperture di credito. Però, e vorrei che tutti gli italiani capaci di leggere, scrivere e parlare seguano questo atteggiamento, se vediamo delle cose che mettono in pericolo il nostro paese abbiamo il dovere di dirlo e io le vedo in questo momento. Con l'aggravante che non so chi le sta mettendo in atto. Salvini ha ragione a dire che tante politiche dell'Europa vanno cambiate, ma non so se alla fine dei suoi giorni di Governo sarà davvero riuscito a cambiare qualche politica europea. Con altri metodi in passato alcune cose sono state fatte, ma non è detto che Salvini ne sia al corrente, visto che è stato spesso impegnato in attività molto domestiche", conclude Mario Monti.

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