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L’economia italiana quest’anno andrà peggio di quanto previsto dal governo Meloni, secondo l’Ocse

La crescita del Pil italiano nel 2024 dovrebbe fermarsi allo 0,7%, meno di quanto il governo Meloni ha stimato nel suo ultimo Def. Tra i grandi Paesi europei, solo la Spagna va molto meglio. Il debito pubblico dell’Italia continuerà a salire: per migliorare serve un intervento sulle pensioni, tra le altre cose.
A cura di Luca Pons
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L'economia italiana andrà peggio del previsto nel 2024, almeno stando all'ultima stima dell'Ocse. Il rapporto Economic outlook pubblicato oggi fa un punto sulla situazione economica mondiale, e mette in evidenza che l'Italia – così come molti Paesi della zona Euro – crescerà pochissimo: il Pil italiano quest'anno crescerà appena dello 0,7%, decisamente meno della stima fatta dal governo Meloni nel Def dell'1%.

Per l'Italia dovrebbe poi arrivare una leggera ripresa nel 2025, con una crescita dell'1,2% (sotto la media dell'area Euro, in questo caso). Questa cifra è in linea con le previsioni del Def, che però non tengono conto delle intenzioni del governo: infatti nel documento ci sono solo le stime programmatiche, cioè quelle fatte come se nulla cambiasse rispetto alla situazione attuale (e per il resto dell'anno non arrivassero più nuovi decreti, riforme…).

Come detto, sono numeri non troppo diversi da quelli dei grandi Paesi europei. Ad esempio la Germania, che attraversa un periodo di crisi, dovrebbe crescere dello 0,2% quest'anno e dell'1,1% il prossimo. La Francia è in una situazione simile a quella italiana: +0,7% e poi 1,3%. Va molto meglio, invece, la Spagna di Pedro Sanchez, che dovrebbe salire dell'1,8% quest'anno e poi arrivare al 2%.

Tornando all'Italia, qui alla fine dell'anno scorso c'è stata una fase di crescita "grazie a investimenti importanti nel settore della casa", si legge nel testo, "prima del progressivo calo del credito d'imposta detto ‘Superbonus‘ a fine anno, mentre i consumi privati si contraevano". Nel breve termine invece ci sarà una crescita "modesta", anche se per il momento il tasso di disoccupazione "resta basso".  Un sintomo positivo è il fatto che l'inflazione sia scesa parecchio e i prezzi quindi abbiano rallentato: è avvenuto anche perché le tariffe dell'energia sono calate negli scorsi mesi, e questo ha permesso di ridurre in buona parte i bonus straordinari e che erano stati messi in campo dai governi precedenti.

Invece, il dato più negativo riguarda il debito pubblico: l'Ocse prevede che nei prossimi anni continuerà a salire, arrivando al 140% nel 2025. Il deficit (cioè il rapporto tra il Pil e il debito fatto in un singolo anno) sarà al 4,4% quest'anno e al 3,8% il prossimo. Sono numeri alti, considerando che presto entreranno in vigore i nuovi paletti fissati dall'Ue con il Patto di stabilità europeo, che il governo Meloni ha approvato nonostante le contestazioni dei partiti che lo sostengono.

L'Ocse ha dato anche dei consigli all'Italia su come intervenire. Innanzitutto, per quanto riguarda il debito pubblico, servirà un "aggiustamento di bilancio ampio e duraturo su diversi anni" per tornare su una "traiettoria più prudente". Più nello specifico, il governo dovrebbe lavorare su "misure decisive per contrastare l'evasione fiscale", oltre a "limitare la crescita della spesa per le pensioni".

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