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Mara Carfagna ‘rimprovera’ Matteo Salvini in Aula: “Ministro non siamo a scuola”

Mara Carfagna, durante il question time alla Camera, gela Matteo Salvini: “Ministro risponda all’interrogazione. Non siamo a scuola. Anche lei, per cortesia, abbia rispetto per quest’Aula”. Il ministro si era lamentato per i cartelli di protesta del Pd: “Ognuno si diverte come può. Anche mia figlia di sei anni si diverte coi disegnini…”
A cura di Annalisa Cangemi
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Tensione nell'aula di Montecitorio durante il question time di oggi. Mara Carfagna, che oggi presiedeva l'Aula della Camera, è intervenuta per riportare l'ordine, bacchettando il ministro degli Interni Matteo Salvini"Mi occupo di diminuire i reati in questo paese, che infatti sono calati del 15 per cento quest'anno…", ha esordito il vicepremier leghista nel suo intervento, tentando di ridimensionare il caso degli striscioni, sul quale le opposizioni lo hanno interpellato dopo le rimozioni avvenute in diverse località del Paese.

A quel punto di deputati del gruppo della Lega si sono alzati in piedi per applaudire: "Bravo, bravo". Dal gruppo Pd si sono levate voci di disapprovazione, che hanno costretto Carfagna a intervenire una prima volta: "Lasciamo che il ministro dell'Interno possa rispondere senza commentare", ha detto rivolta alle opposizioni. Quindi ha bacchettato i leghisti: "Così private il ministro del tempo a sua disposizione. Non credo che gli stiate facendo un favore. Evitiamo le opposte tifoserie, perché non siamo allo stadio".

Salvini ha continuato quindi a spiegare allora che lui non si occupa della rimozione degli striscioni, e che queste contestazioni non lo toccano, perché il suo compito è solo quello di arrestare spacciatori e mafiosi: "Anzi, più sono colorati, simpatici e divertenti e più sono disposto ad offrire un bel caffè a chi fa lo striscione più ironico. Ma non tollero insulti o minacce di morte. Se per voi è normale che qualcuno scriva ‘Salvini crepa', ‘Spara a Salvini', ‘Salvini mafioso'. Ma sia chiaro, evviva la libertà di espressione e gli striscioni". Gli esponenti del Pd hanno portato in aula dei cartelli. Su quello di Alessia Morani si legge: "49, come i milioni di euro che la Lega deve restituire allo Stato", mentre su quello di Alessia Rotta c'è scritto "Non sei benvenuto". Dopo pochi minuti Mara Carfagna ha redarguito il vicepremier, il quale ha reagito alle proteste così: "Ognuno si diverte come può. Anche mia figlia di sei anni si diverte coi disegnini…", ha commentato. "Ministro risponda all'interrogazione. Non siamo a scuola. Anche lei, per cortesia, abbia rispetto per quest'aula", ha concluso Carfagna.

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