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Manovra economica 2023

Manovra, telecamere negli asili e nei centri anziani: altri 10 milioni per la videosorveglianza

Un emendamento del M5s alla legge di Bilancio prevede l’incremento delle risorse stanziate per i sistemi di vidoesorveglianza negli asili e nei centri anziani.
A cura di Annalisa Cangemi
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Per il prossimo triennio il M5s vuole stanziare altri 10 milioni per introdurre un sistema di videosorveglianza per asili e strutture per anziani, in modo da aumentare i livelli di sicurezza e prevenire i maltrattamenti sui più deboli. È la proposta contenuta nell'emendamento alla manovra, a prima firma del senatore Cinque Stelle Pietro Lorefice.

"Il nostro emendamento alla Manovra per sostenere, anche economicamente, l'introduzione dei sistemi di videosorveglianza negli asili e nelle strutture per anziani punta a dare una risposta immediata su un tema che si trascina da diverso tempo e che riveste una particolare sensibilità sociale. È una norma snella e efficace, approviamola tutti insieme per assicurare la più ampia tutela dei minori nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali", hanno scritto in una nota i senatori della commissione Affari Costituzionali Vincenzo Garruti, Maria Laura Mantovani, Gianluca Perilli, Vincenzo Santangelo e Danilo Toninelli. Di cosa si tratta esattamente?

Nel testo dell'emendamento si legge: "Al fine assicurare la più ampia tutela a favore dei minori nei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie e garantire la più ampia tutela a favore delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno" si ampliano le dotazioni già previste con il decreto Sblocca cantieri del 2019. L'incremento previsto è di 5 milioni di euro per l'anno 2022, di 3 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro per l'anno 2024 "per garantire l'installazione di sistemi di videosorveglianza" nelle strutture che non si sono ancora dotate di telecamere.

Se passasse l'emendamento alla legge di Bilancio per la prima volta l'installazione di sistemi di videosorveglianza in asili e strutture per anziani e disabili verrebbe disciplinata da una norma, visto che la proposta di legge di Forza Italia che voleva regolamentare l'utilizzo delle telecamere, a prima firma Gabriella Giammanco, è fermo in Commissione Affari Costituzionali, dopo anni di battaglie e due approvazioni del provvedimento alla Camera.

"Abbiamo presentato una proposta organica in grado di superare lo stallo e le incertezze che sulla videosorveglianza negli asili e nei centri anziani si trascinano ormai da tempo. La legge di bilancio è la sede opportuna per raggiungere il traguardo. Dal momento che sul tema altri partiti da anni mostrano l'intenzione di arrivare ad un risultato, aspettiamo una loro convergenza. In questo modo potremo, nel giro di pochi giorni, dare al nostro Paese una misura che tutela i diritti di bambini e anziani e dà serenità alle famiglie", ha dichiarato a Fanpage.it Gianluca Perilli, senatore e coordinatore del Comitato nazionale progetti del M5s.

Nella proposta depositata nel pacchetto emendamenti segnalati dal M5s per la manovra, viene inoltre specificato che le registrazioni effettuate dalle telecamere devono essere automaticamente criptate e cifrate, e conservate per 24 mesi. L'accesso al materiale video sarà vietato, in modo da garantire la privacy dei dipendenti, a meno che non ci sia un interessa da parte delle autorità giudiziarie, per l'accertamento in sede penale delle condotte violente o di eventuali abusi ai danni di minori, anziani o disabili.

Inoltre, si legge nel testo dell'emendamento, "il Garante per la protezione dei dati personali, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, con provvedimento di carattere generale, definisce gli adempimenti e le prescrizioni da applicare in relazione alla tutela e al trattamento dei dati personali, a garanzia dell'interessato, per l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso con registrazione audio-video a colori nei servizi educativi per l'infanzia, nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e disabili".

Risorse stanziate in via prioritaria alle strutture che fanno prevenzione

Le risorse stanziate poi dovranno essere date in via prioritaria alle strutture che, con un apposito progetto, dimostrino la programmazione di percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori e l'adozione di modalità lavorative che prevengano condizioni di stress estremo per i dipendenti: "Hanno accesso prioritario alle risorse le strutture che, attraverso la presentazione di un idoneo progetto, individuano la locazione dei sistemi di videosorveglianza nella struttura stessa e attestano l'espletamento di percorsi di formazione professionale continua dei lavoratori nonché l'adozione di modalità lavorative volte a prevenire il progressivo logoramento psico-fisico derivante dallo svolgimento di mansioni che richiedono la prestazione di assistenza continuativa a soggetti in condizioni di vulnerabilità", si legge nel testo.

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