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M5s, espulsi altri 3 deputati dal gruppo della Camera: erano assenti a voto di fiducia su Draghi

Tre deputati sono stati espulsi dal gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera in seguito alla loro assenza sul voto di fiducia al governo Draghi: si tratta di Cristian Romaniello, Yana Ehm e Simona Suriano. I tre sono stati considerati alla stregua di chi ha votato contro o si è astenuto, non seguendo le indicazioni del gruppo del M5s.
A cura di Stefano Rizzuti
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Cristian Romaniello, Yana Ehm e Simona Suriano sono stati espulsi dal gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. Sono tre, in totale, i nuovi espulsi dal gruppo per l’assenza in occasione del voto di fiducia al governo Draghi. Fonti parlamentari spiegano che la loro posizione viene valutata allo stesso modo di quelle di chi ha votato contro o si è astenuto sulla fiducia all’esecutivo. In più avrebbero influito anche le dichiarazioni pubbliche degli stessi deputati, che avrebbero “tolto ogni dubbio a proposito delle ragioni delle loro assenze durante il voto”. I tre deputati che non hanno risposto alla chiama si aggiungono a quelli che hanno votato contro o si sono astenuti: la verifica sulle singole posizioni dei parlamentari era stata già avviata negli scorsi giorni ed era stato comunicato che in assenza di giustificazioni valide si sarebbe proceduto con l’espulsione.

La delusione degli espulsi dal M5s

La deputata Simona Suriano commenta con l’Adnkronos: “Sono scioccata, non me lo aspettavo. Se faremo ricorso? Valuterò da domani tutte le opzioni. Questa sera me la prendo per riflettere. Secondo me l'espulsione è esagerata, io ho sempre chiesto il dialogo, un confronto. Ma si preferisce epurare”. Parla di “sofferenza e dispiacereCristian Romaniello, che sempre all’Adnkronos sottolinea come il M5s sia “stata la mia casa per 12 anni”. ”Ho cercato di comportarmi sempre bene rispettando le istituzioni e il nostro programma. Se aver fatto un ragionamento politico porta  all'espulsione, allora questo denota chiaramente una grande debolezza: una forza politica forte non attuerebbe una cosa del genere. E con questa debolezza non si va lontano, neanche se arriva un uomo come Conte, che solo per il fatto di abbracciare un Movimento lo fa crescere di 7 punti. Spero che il Movimento cambi”, commenta.

Il ricorso dei senatori espulsi

Al Senato la protesta degli espulsi è sfociata in un ricorso che verrà presentato alla commissione Contenziosa di Palazzo Madama, con l’obiettivo di chiedere l’annullamento dei provvedimenti del gruppo M5s nei confronti dei senatori che non hanno votato la fiducia al governo Draghi. Secondo i ricorrenti i provvedimenti di espulsione dei senatori dal M5s e quello della presidente del Senato con cui vengono assegnati al gruppo Misto sarebbero “illegittimi e ingiusti” perché contrari alle regole che sovrintendono la democrazia costituzionale e parlamentare. Nel ricorso, infatti, si richiama la violazione delle norme costituzionali.

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