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M5s boccia contributo solidarietà del Pd: “No a patrimoniale”. Salvini: “Sono matti, li fermeremo”

La proposta del Pd di introdurre un contributo di solidarietà, già definita Covid tax, da far versare a chi ha redditi superiori agli 80mila euro, non piace quasi a nessuno. La boccia il Movimento 5 Stelle, con il reggente Vito Crimi e il viceministro all’Economia, Laura Castelli. Dalla maggioranza arriva il no anche di Italia Viva. Dall’opposizione protestano Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
A cura di Stefano Rizzuti
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Neanche il tempo di lanciare la proposta di un contributo di solidarietà da far pagare a chi ha redditi superiori agli 80mila euro, che arriva la bocciatura da parte del Movimento 5 Stelle e di Italia Viva dell’idea avanzata dal Pd. Qualcuno l’ha già ribattezzata Covid tax, altri la definiscono una patrimoniale (pur essendo una cosa diversa), ma in molti si sono già schierati contro la proposta di Graziano Delrio, capogruppo dem alla Camera. Che puntava a un contributo da versare per chi ha redditi più alti per aiutare chi è maggiormente in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. La prima bocciatura arriva dall’interno della maggioranza, con il netto no del Movimento 5 Stelle.

M5s e Iv bocciano il contributo di solidarietà

È il reggente pentastellato, Vito Crimi, a parlare con l’Ansa definendo quella del Pd come “una loro iniziativa: noi con garbo e spirito unitario abbiamo proposto ai parlamentari di tagliarsi lo stipendio, cosa che il M5s già fa, senza ricevere risposta. Ora non è il momento di chiedere ulteriori sacrifici agli italiani, rimaniamo contrari a qualunque forma di patrimoniale”. Della stessa opinione il viceministro all’Economia, Laura Castelli: “Siamo stati sempre contrari alla patrimoniale, una misura che spacca il Paese, oltretutto in questo caso per recuperare un miliardo di euro: siamo veramente a una cifra poco considerevole” per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, dice all’Adnkronos. “Non è questo il momento di mettere le mani nelle tasche dei cittadini”, aggiunge. Contraria anche Italia Viva, come fa sapere il capogruppo al Senato, Davide Faraone, su Twitter: “Le tasse vanno diminuite, non aumentate. Parlare di patrimoniale per chi guadagna 3.500euro al mese è assurdo.  Si pensi a riaprire in sicurezza, non a spennare gli onesti. Impressiona la mutazione genetica del Pd, sempre più partito delle tasse”. Nella maggioranza è a favore della protesta del Pd solo Leu, pur chiedendo di trasformare il contributo in una vera e propria patrimoniale.

Le proteste dell’opposizione, Salvini: no a patrimoniale

La proposta del Pd non piace all’opposizione di centrodestra. Lo dice chiaramente il leader della Lega, Matteo Salvini: “Il Pd dichiara che ci vuole una tassa patrimoniale sugli Italiani: questi sono matti! Li fermeremo, promesso”. Della stessa idea anche Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia: “La sinistra ci propone il ‘contributo di solidarietà’, un bel nome per nascondere una colossale fregatura: la patrimoniale. Il messaggio è chiaro: niente soldi dalla UE? Li prendiamo dai risparmi degli italiani. Per noi la patrimoniale è un furto e lo impediremo con ogni mezzo”. Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, definisce “inaccettabile” la proposta del Pd e assicura che il suo partito si opporrà “con tutte le forze a ogni tentativo di mettere le mani nelle tasche e nei conti degli italiani”.

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