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L’ex ministra Giulia Grillo (M5s): “Sospendere brevetti vaccini anti-Covid per aumento produzione”

L’ex ministra della Salute, Giulia Grillo, intervistata da Fanpage.it spiega perché il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per chiedere al governo di disciplinare la licenza obbligatoria sui vaccini anti-Covid, sospendendone così il brevetto: “Aumenterebbe la produzione dei vaccini e di conseguenza la loro distribuzione. La possibilità dell’utilizzo delle licenze obbligatorie è reale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una mozione per chiedere al governo di disciplinare la licenza obbligatoria sui vaccini anti-Covid. Con la conseguente possibilità di sospendere i brevetti sui vaccini per consentire a tutti, Italia compresa, di produrli. La richiesta è stata avanzata dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Angela Ianaro, che ha lavorato alla mozione insieme a un’altra deputata, Giulia Grillo. Proprio l’ex ministra della Salute spiega a Fanpage.it che l’obiettivo di questo impegno chiesto al governo è quello di ottenere una maggiore copertura vaccinale in Italia, aiutando inoltre i Paesi che hanno più difficoltà – soprattutto dal punto di vista economico – nell’approvvigionamento dei vaccini. L’eventuale sospensione dei brevetti sui vaccini, da portare avanti in sede europea, permetterebbe a tanti Paesi, tra cui anche l’Italia, di “iniziare a produrli”, aumentandone così anche la distribuzione. Per Grillo la possibilità di utilizzare le “licenze obbligatorie è reale” e realizzabile. Con la licenza obbligatoria chiesta sui vaccini anti-Covid dal M5s, un governo può forzare i possessori di un brevetto, concedendo di utilizzare materiale protetto da copyright o brevettato anche senza il permesso di chi lo detiene. In questo caso concedendo l’uso dello stesso brevetto allo Stato o ad altri soggetti.

Cosa prevede la mozione che avete presentato e cos’è la licenza obbligatoria?

La mozione a prima firma della collega Angela Ianaro è il frutto di un lavoro che porto avanti ormai da tempo. Si prevede infatti di utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione del governo italiano per affrontare il problema della produzione dei vaccini e dei farmaci per la lotta al Covid, anche attraverso l’uso dello strumento della licenza obbligatoria. In questo modo potremmo ottenere un doppio risultato: una maggiore copertura vaccinale nel nostro Paese, raggiungendo così la famosa immunità di gregge, e aiutare i paesi economicamente più deboli che ad oggi non hanno disponibilità sufficiente di vaccini contro il Covid.

Che ruolo può avere il governo italiano nella richiesta della concessione dei brevetti?

Al governo chiediamo di disciplinare nel nostro ordinamento, nel primo provvedimento utile e in maniera compiuta, la licenza obbligatoria normata dall’OMC e ricercare gli stabilimenti per produrre sul nostro territorio. Inoltre la sfida che il mondo intero si trova a combattere contro il Covid deve essere affrontata unendo le forze di tutti, per uscirne presto e forti. Con questa mozione chiediamo inoltre al governo di agire anche nelle sedi europee e di essere portavoce di tutti gli altri paesi, per chiedere la sospensione dei brevetti sui vaccini e iniziare a produrli, avviando così un’azione comune.

Chi può davvero chiedere alle aziende farmaceutiche di concedere i brevetti e quante possibilità ci sono, concretamente, che questo avvenga?

La possibilità dell’utilizzo delle licenze obbligatorie è reale. È già avvenuto in Israele dove la licenza è stata sospesa per fare in modo che il vaccino venisse prodotto a livello nazionale. In Italia potremmo utilizzare e agire sul Codice della proprietà intellettuale, proposta che porto avanti da tempo. I governi, compreso il nostro, devono essere padroni del destino dei loro cittadini soprattutto quando si parla di salute.

Cosa riceverebbero le aziende come compenso? 

Le aziende che detengono il brevetto potrebbero ricevere delle royalties da parte dello Stato in cambio della cessione temporanea del brevetto.

Quali sarebbero, all’atto pratico, i benefici della sospensione dei brevetti?

Aumenterebbe la produzione dei vaccini e di conseguenza la loro distribuzione. Naturalmente, come chiediamo nella mozione, bisognerebbe accostare alla sospensione dei brevetti investimenti pubblici strategici, in grado di rafforzare la capacità produttiva e tecnologica delle aziende italiane nell’ottica di garantire, nel più breve tempo possibile, la produzione.

La sospensione dei brevetti è legata anche alla produzione del vaccino in Italia? Da questo punto di vista fa bene il governo a voler puntare sulla produzione del vaccino in Italia?

Certamente, si tratta di una questione di salute pubblica e il nostro Paese, come tutti gli altri, deve essere messo nelle condizioni di avere quanti più vaccini possibili e rispondere tempestivamente all’emergenza. Inoltre con una maggiore produzione interveniamo su quelle disparità che attualmente persistono nella distribuzione del vaccino ai danni dei Paesi economicamente svantaggiati, mentre il principio che deve guidarci è quello dell’equità di accesso al vaccino come bene comune.

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