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Guerra in Ucraina

Letta vuole dare più armi all’Ucraina, mentre Salvini chiede di aprire i corridoi umanitari

“Dovremmo aiutare l’Ucraina a difendersi, fornendole materiale e attrezzature militari che la aiutino concretamente a respingere gli invasori”, ha detto Enrico Letta. Invece, Matteo Salvini: “Si devono organizzare urgentemente dei corridoi umanitari”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il dibattito sulla crisi in Ucraina, che vede schierata la Russia da una parte e Nato dall'altra, è arrivato anche in Parlamento oggi. "Alla Camera ho posto la necessità di non limitarsi a sostegno politico ed economico all'Ucraina aggredita dalla guerra di Putin. Ho detto che dovremmo aiutarla a difendersi, fornendole materiale e attrezzature militari che la aiutino concretamente a respingere gli invasori", ha commentato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta.

In altre parole, l'Italia dovrebbe inviare più armi in Ucraina per aiutare il Paese a difendersi dagli attacchi russi.

Una posizione che non è condivisa da tutto l'arco del centrosinistra, anzi. Altri esponenti politici e altri partiti hanno invece sottolineato di non alimentare il flusso di armi verso il Paese per non rispondere alle bombe con altre bombe.

Ad ogni modo, un commento diverso è arrivato invece dal leader della Lega, Matteo Salvini, che parlando con i giornalisti fuori dal Senato ha detto: "Si devono organizzare urgentemente dei corridoi umanitari, ci sono famiglie italiane che aspettano di riabbracciare i loro bambini adottati in Ucraina e in Bielorussia. Questa tragedia sia il momento per spalancare le nostre porte, questi sono profughi veri in fuga da una guerra vera. Spesso abbiamo accolto profughi finti che non scappavano da niente, questi sono veri. Accogliere le migliaia di profughi è un atto morale".

Sulla giusta reazione all'aggressione da parte della Russia è intervenuto anche il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che oggi ha incontrato l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. L'ex presidente del Consiglio ha detto: "Continueremo a premere per l'adozione di misure di reazione politiche ed economiche, perché l'isolamento politico di fronte al mondo occidentale e le penalizzazioni econonico-finanziarie possano indurre la Russia a un immediato ritiro dell'offensiva militare e a un sincero ripristino dei negoziati".

Infine, in Senato, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato: "Le sanzioni nei confronti della Russia sono inevitabili, ma il dato di fatto è che le paghiamo anche noi. Occorre un fondo Ue per aiutare le aziende che saranno colpite dalle sanzioni in Italia e in Europa". Per poi concludere: Putin ha in testa un disegno per il futuro, c'è l'idea di cambiare l'ordine mondiale. Se non partiamo di qua non cogliamo la gravità della situazione. La Nato e l'Ue vivono un momento di sfida enorme".

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