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Lega e Fratelli d’Italia contro l’educazione affettiva a scuola: “Porcherie, i bambini non si toccano”

Lega e Fratelli d’Italia si oppongono a una mozione del Movimento Cinque Stelle, che chiedeva di introdurre l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. “Se la facciano nelle loro sedi di partito e non approfittino della scuola, senza il consenso dei genitori, obbligando dei bambini alle loro porcherie”, ha detto il leghista Sasso, scatenando le polemiche dell’opposizione.
A cura di Annalisa Girardi
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"Se proprio ci tengono a fare educazione sessuale a bambini di 6 anni se la facciano nelle loro sedi di partito e non approfittino della scuola, senza il consenso dei genitori, obbligando dei bambini alle loro porcherie". Sono le parole di Rossano Sasso, deputato della Lega e già sottosegretario all'Istruzione durante il governo Draghi, il quale ha appunto definito l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole come una "porcheria", tornando a incalzare sulla cosiddetta "ideologia gender" che avrebbe l'obiettivo di cancellare la famiglia naturale. Anche se non è ben chiaro perché e come. Ad ogni modo, la discussione di oggi aveva come oggetto una mozione del Movimento Cinque Stelle per l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione sessuale e affettiva a scuola, sia alle elementari che alle medie. "Finché ci sarà la Lega al Governo la propaganda di gender se la scordano i colleghi del MoVimento 5 Stelle", ha commentato Sasso.

A quel punto è intervenuta la vice presidente della Camera, la dem Anna Ascani: "L'espressione "le loro porcherie" non è consentita ed è offensiva nei confronti dei colleghi", ha detto. Sasso ha replicato: "Accolgo il suo invito e mi diletterò nell'individuare dei sinonimi di porcherie, nefandezze, oscenità, turpiloquio, perché questo è quello che prevede l'educazione sessuale". A opporsi all'educazione sessuale ed affettiva nelle scuole anche Fratelli d'Italia. Il deputato Alessandro Amorese, ha detto rivolgendosi ai Cinque Stelle: "Colleghi del MoVimento 5 Stelle, io non vi volevo neanche citare, però, questo punto 13, noi non lo possiamo tollerare: i bambini non si toccano, i bambini non si deviano. Fratelli d'Italia su questo è da sempre in prima linea contro la deriva gender".

"Vorrei ricordare che educare i giovani, sin da bambini, all'affettività, significa educarli ad avere relazioni positive ed empatiche", ha commentato invece la pentastellata Anna Laura Orrico. Per poi continuare in una nota: "Oggi in Aula i partiti di maggioranza si sono mostrati per quello che realmente sono: forze reazionarie che fanno dell'ignoranza il loro punto di forza. Gli attacchi beceri ricevuti dal leghista Rossano Sasso – uno che è capace di scambiare Dante con Topolino – sull'introduzione dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole, sono la dimostrazione che non ha minimamente idea di quello di cui parla. Anche Fratelli d'Italia non è stata da meno, accusando il MoVimento 5 Stelle con parole vergognose che gettano a mare anni di studi e di esperienze scolastiche che dimostrano l'impatto positivo di questo insegnamento per gli studenti e rispetto a fenomeni socialmente devastanti come il bullismo e il sessismo".

E ancora: "Se la nostra società ci metterà anni ad arrivare a un grado di evoluzione accettabile è proprio a causa della presenza di certi politici che si sono espressi in maniera così volgare oggi in aula. Prima di parlare dovrebbero studiare ma sappiamo che non è un'attività che li contraddistingue".

Sulla stessa linea anche Antonio Caso, capogruppo M5s in commissione Cultura: "Un parlamentare leghista, noto più per le gaffe che per altro, ha definito l'Educazione affettiva e sessuale una ‘porcheria'. Addirittura uno di Fratelli d'Italia è arrivato a dire ‘i bambini non si toccano'. Siamo davanti a un abisso di ignoranza che è reso ancora più grave dal fatto che non si rendono conto che educare gli studenti ad avere relazioni affettive sane è il principale antidoto contro fenomeni aberranti come il sessismo, il machismo, il bullismo, fino ad arrivare alle violenze sessuali. Oggi Lega e Fdi hanno fatto piombare il Parlamento nel medioevo. Noi ci batteremo affinchè questa deriva oscurantista non trovi spazio nella società italiana".

Ma cosa diceva nello specifico il punto 13 della mozione, così contestato? Semplicemente impegnava il governo "ad adottare iniziative di competenza volte a prevedere l'introduzione dell'insegnamento dell'Educazione affettiva e sessuale, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, finalizzato alla crescita e alla maturazione psico-affettiva e socio relazionale degli studenti improntata alla conoscenza e al rispetto di sé e dell'altro, alla responsabilità sociale e alla valorizzazione della diversità di genere".

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