42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le Regioni chiedono più dosi, ma alcune hanno ancora 3 vaccini su 10 in magazzino

Le Regioni vogliono più dosi di vaccini anti-Coronavirus. Ma davvero sarebbero capaci di somministrare più dosi se ne disponessero? In realtà, anche se la media nazionale di dosi somministrate è buon, all’87,2%, ci sono cinque Regioni nettamente al di sotto di questa quota. E in Calabria, Liguria e Sardegna sono più di 3 su 10 le dosi disponibili che rimangono tuttora in magazzino.
A cura di Annalisa Girardi
42 CONDIVISIONI
Immagine

Le Regioni vogliono più dosi di vaccini anti-Coronavirus. "Ora siamo in grado di somministrare un numero di vaccini molto più alto rispetto a quello attuale: per questo è assolutamente necessaria una maggiore disponibilità di dosi", ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Per poi lanciare al governo un appello "affinché batta i pugni sul tavolo in Europa" per far sì che le "aziende farmaceutiche rispettino fino in fondo gli impegni sottoscritti".

Mentre il presidente del Consiglio, Mario Draghi, continua ad annunciare un'accelerata del piano di vaccinazione (oggi ha parlato di triplicare le dosi giornaliere somministrate), le Regioni assicurano che il problema della campagna vaccinale è che non ci sono abbastanza dosi. Se queste arrivassero, i territori sarebbero in grado di distribuirle senza problemi. Alla fine si rimanda sempre all'Unione europea e ai contratti stretti con le farmaceutiche, che tengono i governi sotto scacco dei ritardi e dei tagli alle consegne da parte di queste aziende.

Ma davvero le Regioni sarebbero capaci di somministrare più dosi se ne disponessero? In realtà, anche se la maggior parte delle Regioni hanno già effettuato tra l'85% e il 95% delle dosi che sono state loro consegnate, ce ne sono alcune che procedono più lentamente. La media nazionale di dosi somministrate è all'87,2%, ma cinque Regioni sono nettamente al di sotto di questa quota.

La Calabria e la Liguria ne hanno effettuate entrambe il 75,3% di quelle disponibili totali, la Sardegna il 71,5%. Specialmente in questo ultimo caso significa che quasi il 30% dei vaccini disponibili, 3 su 10, non sono ancora state somministrate. Ci sono poi Lombardia e Veneto che procedono più rapidamente, ma sono comunque dietro alla maggior parte delle Regioni. La Lombardia al momento è ferma all'80,3%, mentre il Veneto all'81,4%. In questo caso sono 2 su 10 i vaccini disponibili che non sono stati effettuati. Fortunatamente si tratta di numeri ben contenuti. E anche se aumentare la produzione dei vaccini è sicuramente fondamentale per spingere la campagna vaccinale, le Regioni dovrebbero fare a loro volta uno sforzo per non lasciare le dosi di vaccino disponibili nei frigoriferi.

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views