Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

Si muore letteralmente di caldo e nessuno tutela i rider: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

“Nel caso te lo fossi perso” è il Podcast di Fanpage.it che ogni giorno alle 18.00 fa il punto sulla notizia più importante del momento, per farti restare sempre aggiornato. Oggi parliamo del nuovo protocollo del governo contro il caldo estremo e della decisione di alcune Regioni di vietare il lavoro all’aperto in alcuni momenti della giornata. Solo che i rider non sono stati compresi.
A cura di Redazione
31 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È online un nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it che, dal lunedì al venerdì alle 18.00, ti racconta la notizia più importante del giorno con la nostra giornalista, Annalisa Girardi.

I primi episodi di "Nel caso te lo fossi perso" saranno accessibili a tutti per qualche mese, per farvi conoscere questo nuovo contenuto di aggiornamento quotidiano. Poi diventerà riservato ai nostri abbonati, sperando che possa rappresentare un ulteriore motivo – se non lo avete già fatto – per abbonarvi e sostenere il nostro lavoro.

Si può ascoltare direttamente qui o su tutte le principali piattaforme audio (qui per Spotify, oppure Apple Podcast o anche Amazon Music).

Ogni anno vediamo intensificarsi ormai gli effetti del cambiamento climatico. Gli eventi estremi come le alluvioni, i nubifragi, la siccità, gli incendi. E poi le ondate di calore, sempre più torride. Il clima sta cambiando: dobbiamo agire per contrastare il fenomeno prima che sia troppo tardi, sì. Ma nel frattempo dobbiamo anche adattarci. Ad esempio, lavorare all’aperto nelle ore centrali della giornata – come fa chi lavora in agricoltura o in edilizia, ad esempio – è diventato insostenibile nei mesi estivi. Anzi, è diventato pericoloso.

Il governo italiano ha approvato un protocollo sull’emergenza climatica, proprio per ridurre i rischi a cui sono esposti questi lavoratori. Dentro questo protocollo ci sono il ricorso agli ammortizzatori sociali – cioè alla cassa integrazione – la riorganizzazione di turni e orari, delle linee guida sull’abbigliamento da indossare. I datori di lavoro dovranno consultare i bollettini ufficiali sul meteo, monitorando preventivamente la situazione

Ma non è solo il governo a intervenire. Diverse Regioni hanno vietato di lavorare all’aperto nelle ore più calde ad alcune categorie di lavoratori. Il problema è che, a parte il Piemonte, nessuna ha incluso i rider in queste categorie. Quindi questi lavoratori, che chiaramente vedono il picco di lavoro proprio all’ora di pranzo, continuano a fare le consegne per le città, sfrecciando in bici da un posto all’altro con 40 gradi. Per tanti di loro fermarsi non è un’opzione. O si affronta il caldo, o per quel giorno non si guadagna.

Se questo contenuto ti è piaciuto e vuoi accedere ai contenuti esclusivi e sostenere il nostro lavoro, abbonati a Fanpage.it cliccando qui.

31 CONDIVISIONI
79 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views