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Le Regioni che passano in zona gialla il 20 settembre: perché i dati di oggi sono decisivi

I dati di oggi su occupazione di terapie intensive e reparti in area medica degli ospedali sono fondamentali per capire quali Regioni passeranno in zona gialla dalla prossima settimana. Il monitoraggio dell’Iss del venerdì, infatti, tiene in considerazione i dati del martedì precedente: oltre alla Sicilia – che resterà gialla – c’è un’altra Regione che sembra destinata a lasciare la zona bianca.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dalla prossima settimana le Regioni in zona gialla potrebbero essere due. Il 20 settembre un'altra Regione oltre alla Sicilia potrebbe lasciare la zona bianca e passare nella fascia gialla. Tutto dipenderà, però, dal monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì, che di fatto dà le indicazioni alla cabina di regia e al ministro Speranza per decidere quali Regioni cambiano colore. Ancora una volta bisognerà guardare ai dati e, in questo caso, quelli di oggi sono determinanti per il passaggio in zona gialla: l'Iss, infatti, valuta le Regioni sui dati del martedì e quindi già oggi è possibile capire, leggendo le percentuali di riempimento di terapie intensive e reparti, chi cambierà colore dalla prossima settimana.

I dati su terapie intensive e ricoveri Regione per Regione

Per capire quali Regioni andranno in zona gialla dalla prossima settimana bisogna guardare ai dati dell'occupazione delle terapie intensive e degli altri reparti negli ospedali delle Regioni. I numeri sono aggiornati quotidianamente dall'Agenas e quelli di oggi sono decisivi perché il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì, che decide i cambi di colore, guarda ai dati del martedì:

  • Abruzzo: 4% terapia intensiva, 6% area medica
  • Basilicata: 5% terapia intensiva, 13% area medica
  • Calabria: 10% terapia intensiva, 17% area medica
  • Campania: 4% terapia intensiva, 10% area medica
  • Emilia Romagna: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 5% terapia intensiva, 4% area medica
  • Lazio: 7% terapia intensiva, 7% area medica
  • Liguria: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Lombardia: 4% terapia intensiva, 7% area medica
  • Marche: 13% terapia intensiva, 6% area medica
  • Molise: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 7% terapia intensiva, 4% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 1% terapia intensiva, 4% area medica
  • Piemonte: 4% terapia intensiva, 3% area medica
  • Puglia: 4% terapia intensiva, 7% area medica
  • Sardegna: 11% terapia intensiva, 13% area medica
  • Sicilia: 11% terapia intensiva, 21% area medica
  • Toscana: 10% terapia intensiva, 7% area medica
  • Umbria: 8% terapia intensiva, 7% area medica
  • Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 2% area medica
  • Veneto: 6% terapia intensiva, 4% area medica

Quali Regioni andranno in zona gialla dal 20 settembre

La Sicilia resterà in zona gialla almeno per un'altra settimana, ma dello stesso colore sembra destinata a diventare anche la Calabria da lunedì 20 settembre: guardando i dati la Regione ha superato la soglia del 15% nei reparti di area medica da tempo, ma oggi dovrebbe essere sopra anche al 10% delle terapie intensive. Il valore è arrotondato senza decimali e tutto dipenderà dal numero esatto dei posti in rianimazione comunicati dalla Regione, che possono essere modificati e che spesso differiscono leggermente da quelli che ha l'Agenas. Insomma, non è detta l'ultima parola ma la Calabria potrebbe finire in zona gialla. A rischio c'era anche la Sardegna, che seppure resta sopra la soglia per quanto riguarda le terapie intensive, non sfora nei posti letto in area medica e resterà bianca. Stesso discorso per Toscana e Marche.

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