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La conferenza per l’Ucraina a Parigi: “Italia farà la sua parte, stanziamo altri 10 milioni per Kiev”

Assicurare aiuti immediati all’Ucraina, per superare l’inverno, e poi organizzare la ricostruzione del Paese. Questo lo scopo della Conferenza internazionale per l’Ucraina che si è svolta oggi a Parigi. Per l’Italia ha partecipato il ministro Tajani.
A cura di Annalisa Girardi
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Una Conferenza internazionale organizzata a Parigi per organizzare la rete di immediati aiuti all'Ucraina e definire il processo di ricostruzione del Paese. Il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto anche Volodymyr Zelensky in videocollegamento; era invece presente di persona la first lady ucraina, Olena Zelenska, che ha denunciato come i bombardamenti russi contro le infrastrutture energetiche del Paese siano da considerare "azioni terroristiche". Per l'Italia ha partecipato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Che ha assicurato: "L'Italia è pronta a fare la sua parte per aiutare la popolazione ucraina. Non è soltanto una questione militare. Noi abbiamo inviato decine e decine di tonnellate di materiale elettrico, di trasformatori, di commutatori, per permettere all'Ucraina di avere una rete elettrica funzionante durante l'inverno e anche per favorire il riscaldamento della popolazione civile".

Per poi aggiungere, ribadendo la propria "indignazione per la brutalità dei raid russi" che mirano a "rendere la vita quotidiana impossibile a milioni di ucraini": "Speriamo che questa guerra finisca il prima possibile con una soluzione che sia una soluzione giusta, cioè l'indipendenza dell'Ucraina".

Tajani ha anche sottolineato come sia "essenziale assicurare la capacità di funzionamento delle infrastrutture critiche e civili ucraine, davanti alla minaccia immediata rappresentata dal calo delle temperature" e ha annunciato uno stanziamento di 10 milioni di euro da parte dell'Italia in aiuti a Kiev: "Contate su di noi".

Il presidente Macron ha aperto la conferenza affermando che "l'Ucraina non è sola" e che la comunità internazionale aiuterà la popolazione ucraina a "resistere durante l'inverno". Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelenesky ha detto che per affrontare l'emergenza energetica servano subito 800 milioni di euro. "Faremo di tutto per contrastare i blackout e il terrore energetico", ha detto, ricordando che ci sono 12 milioni di cittadini ucraina che stanno affrontando il blackout e che servano tanto i generatori elettrici quanto i veicoli blindati e i giubbotti antiproiettile per i soldati.

Si è recata a Parigi anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "Le corsie di solidarietà hanno esportato 20 milioni di tonnellate di cereali e prodotti alimentari ucraini e ha riportato all'Ucraina 15 miliardi di euro di entrate vitali e necessarie per il Paese. Quindi le corsie della solidarietà sono diventate davvero un'ancora di salvezza per l'economia francese e continueremo a rafforzarle".

Per poi concludere: "Ieri sera siamo riusciti a concordare 18 miliardi di euro all'Ucraina per il prossimo anno: è un miliardo e mezzo al mese, quindi un flusso costante di pessimo sostegno diretto al bilancio".

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