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Indennizzi per eventuali danni causati dai vaccini Covid ci sono già, dice il sottosegretario Costa

Il sottosegretario alla Salute ha precisato che “già oggi in presenza di una vaccinazione di massa lo Stato interviene, si fa carico e indennizza qualora ci siano dei danni ai cittadini”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo Stato indennizza già se ci sono danni causati dai vaccini contro il Covid. A spiegarlo è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenuto questa mattina a Radio anch'io su Rai Radio 1. "Sul tema del consenso informato, al di là delle modifiche e delle scelte che valuteremo nei prossimi giorni, già oggi in presenza di una vaccinazione di massa a tutela della salute pubblica lo Stato interviene e si fa carico e indennizza qualora ci siano dei danni ai cittadini – ha sottolineato il sottosegretario – e c'è una sentenza della Corte Costituzionale che afferma questo". Quindi "già oggi è così – ha insistito – se però ci sarà bisogno di un ulteriore chiarimento o provvedimento valuteremo nei prossimi giorni".

Costa ha spiegato anche le motivazioni che hanno portato il governo a inserire nuove regole nelle ultime settimane, con il decreto di ieri che prevede l'inserimento dell'obbligo vaccinale per gli over 50: "Con i provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei ministri abbiamo cercato ancora una volta di anticipare e gestire questa situazione epidemica così delicata – ha commentato – L'obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da quando il decreto viene pubblicato". E quanto all'obbligo vaccinale per tutta la popolazione ha chiarito: "Non è un tabù, valuteremo settimana per settimana l'andamento dell'epidemia". Ora la cosa più importante è "contenere al massimo la pressione sui nostri ospedali". L'obiettivo del governo "è sempre stato quello di mantenere aperte tutte le nostre attività nella consapevolezza che non possiamo vanificare i sacrifici che gli italiani stanno facendo da due anni".

Per quanto riguarda la scuola, invece, che ripartirà con regole diverse, ha aggiunto: "Le misure di quarantena per la scuola cercano di garantire il più possibile la didattica in presenza, credo che sia giusto, di fronte a ragazzi che si sono vaccinati, che a loro sia garantita la didattica in presenza – ha spiegato – Tra l'altro nella fascia 12-19 anni sono già il 75% i ragazzi vaccinati". Quanto ai più piccoli, "tra 5 e 11 anni la vaccinazione è iniziata da poco e siamo ancora al 10%, ma confidiamo che anche in questa fascia si arrivi a un buon risultato".

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