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In arrivo il reddito d’emergenza in due quote tra i 400 e gli 800 euro: come richiederlo

Nel decreto Rilancio che il governo si prepara ad approvare oggi in Consiglio dei ministri, dovrebbe entrare anche il Reddito d’emergenza, il sussidio per le famiglie in grave disagio economico a causa della pandemia e che non sono coperte da altri aiuti al reddito. La misura dovrebbe arrivare in due quote tra i 400 e gli 800 euro: le domande devono essere presentate entro la fine di giugno.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo si prepara ad approvare il decreto Rilancio. Nel Consiglio dei ministri previsto per oggi pomeriggio dovrebbe arrivare il via libera alle misure messe in campo dall'esecutivo contro l'emergenza coronavirus. Si tratta di provvedimenti da 55 miliardi messi a disposizione di famiglie e imprese. Tra questi anche l'introduzione di un reddito d'emergenza (Rem) in supporto dei nuclei familiari più vulnerabili, che non potrà però andare a sommarsi ad altri sussidi. Dopo gli scontri all'interno della maggioranza sulla misura, sembrerebbe essere stata raggiunta un'intesa, anche se bisognerà aspettare l'approvazione ufficiale. Nel frattempo vediamo come è stato strutturato il beneficio economico dedicato alle famiglie in difficoltà economica.

Per il reddito d'emergenza destinato ai nuclei familiari in situazioni di grave fragilità economica è previsto un limite Isee di 15 mila euro e di patrimonio entro i 10 mila euro. Questo tetto potrà però essere portato fino a 25 mila euro se all'interno della famiglia figurano persone affette da disabilità. Il sussidio sarà riconosciuto in due quote tra i 400 e gli 800 euro a seconda della specifica situazione economica. La domanda per ricevere il reddito di emergenza dovrà essere inoltrata entro la fine del mese di giugno. Le pratiche, dalla valutazione della richiesta fino all'erogazione della somma, saranno gestite dall'Inps.

Si tratterà, quindi, di un intervento straordinario in due soluzioni. Nessuna operazione strutturale, come pareva invece richiedere il Movimento Cinque Stelle. "Non di soli sussidi vive l'uomo. Vanno bene tutti gli interventi di aiuto a chi è in difficoltà ma vanno dati i soldi per far riprendere l'economia, altrimenti tra sei mesi i sussidi saranno finiti, il debito sarà al 160% del Pil e le persone scenderanno in piazza, mentre i mercati internazionali balleranno", aveva replicato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Il beneficio economico non è compatibile con altre forme di sostegno al reddito: chi percepisce già il reddito di cittadinanza non potrà quindi richiedere anche la nuova misura. Per le famiglie in situazioni particolarmente disagiate si è pensato di incrementare anche il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (il Fondo per gli affitti) di 100 milioni di euro per il 2020. La misura è sempre contenuta nella bozza del decreto Rilancio in approvazione sul tavolo del Consiglio dei ministri.

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