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Il testo in pdf del Piano nazionale di ripresa e resilienza, da inviare all’Ue entro il 30 aprile

Domani mattina il Consiglio dei ministri si riunirà per l’ultima discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza prima che questo arrivi in Parlamento. Tra lunedì e martedì, infatti, il testo della bozza finale (consultabile in questo articolo in pdf nella versione integrale) passerà alla Camera e al Senato, prima di essere inviato a Bruxelles entro la scadenza del 30 aprile.
A cura di Annalisa Girardi
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Il tempo è agli sgoccioli per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Domani mattina il Consiglio dei ministri si riunirà per l'ultima discussione sul Pnrr, prima che questo arrivi in Parlamento. Tra lunedì e martedì, infatti, il testo della bozza finale (consultabile qui in pdf nella versione integrale) passerà alla Camera e al Senato, prima di essere inviato a Bruxelles entro la scadenza del 30 aprile. "La crisi si è abbattuta su un Paese già fragile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale", si legge nella premessa del Piano firmata dallo stesso Mario Draghi. Il Pnrr che vale un totale di 221,5 miliardi, tra i 191,5 miliardi di fondi europei stanziate attraverso il Recovery Fund e i 30 miliardi di risorse nazionali messe in campo con lo scostamento di bilancio.

"Questo piano, che si articola in 6 Missioni e 16 Componenti, beneficia della stretta interlocuzione avvenuta in questi mesi con il Parlamento e con la Commissione Europea. Le sei Missioni del Piano sono: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute", si legge ancora.

Il testo in Pdf del Piano nazionale di ripresa e resilienza

"Per l’Italia il NGEU rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme. L’Italia deve modernizzare la sua pubblica amministrazione, rafforzare il suo sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze. Il NGEU può essere l’occasione per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni", scrive il governo, sottolinenando che il piano sia in piena sintonia con i parametri fissati da Bruxelles per il rilancio delle economie degli Stati membri all'indomani dell'emergenza Coronavirus.

Le riforme del Pnrr

Sulle riforme da attuare grazie alle risorse europee, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza si legge: "Il Piano comprende un ambizioso progetto di riforme. Il governo intende attuare quattro importanti riforme di contesto – pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza. Inoltre, sono previste iniziative di modernizzazione del mercato del lavoro; di rafforzamento della concorrenza nel mercato dei prodotti e dei servizi. È prevista infine una riforma fiscale, che affronti anche il tema delle imposte e dei sussidi ambientali".

La governance del Piano

Infine, per quanto riguarda la governance, il governo ha previsto una "struttura di coordinamento centrale presso il Ministero dell’Economia" che supervisionerà l'attuazione del Piano e sarà responsabile delle richieste di pagamento alla Commissione prevista, una volta raggiunti gli obiettivi di rilancio economico indicati nel documento. "Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono una struttura di valutazione e una struttura di controllo. Le amministrazioni sono invece responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme; inviano i loro rendiconti alla struttura di coordinamento centrale, per garantire le successive richieste di pagamento alla Commissione Europea. Il governo costituirà anche delle task force locali che possano aiutare le amministrazioni territoriali a migliorare la loro capacità di investimento e a semplificare le procedure. La supervisione politica del piano è affidata a un comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio a cui partecipano i ministri competenti", precisa poi il governo.

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