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Ius Scholae

Il surreale intervento di Montaruli alla Camera e il paragone tra ius scholae e cannabis legale

“Voglio proprio vedere se i bambini stranieri in Italia sono tanto contenti di vedere che la proposta di legge che voi sbandierate a loro favore è portata avanti dalle stesse forze politiche che regalano la droga per le strade”: l’intervento surreale di Augusta Montaruli alla Camera.
A cura di Annalisa Girardi
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È un intervento surreale quello di Augusta Montaruli. La deputata di Fratelli d'Italia era ieri nell'Aula della Camera, che vedeva all'ordine del giorno due diverse proposte di legge: una sullo ius scholae a una sulla depenalizzazione della coltivazione domestica della cannabis. Due proposte separate che, ovviamente, non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra. Ma nonostante questo, per attaccare gli avversari politici del centrosinistra, la deputata ha creato un parallelismo senza alcun senso tra le due: "Io oggi mi voglio rivolgere soprattutto a loro, ai bambini stranieri che sono in Italia. Si parla non solo dello ius scholae, ma anche della cannabis libera. Io voglio proprio vedere se quei bambini che ci guardano e le loro famiglie sono tanto contenti di vedere che la proposta di legge che voi sbandierate a loro favore è portata avanti dalle stesse forze politiche che regalano la droga per le strade. Io non credo che questo vi faccia tanto bene, amici della sinistra, non credo proprio. Credo che oggi apriranno gli occhi", ha detto. Un parallelismo, quello tra ius scholae e cannabis, che chiaramente non esiste ed è solamente figlio di una strumentalizzazione politica.

Intanto Montecitorio ha deciso di rinviare la discussione su entrambe le proposte di legge, su cui la maggioranza di governo rimane spaccata, almeno di una settimana. La decisione è stata presa dopo le critiche avanzate dalla Lega (per Matteo Salvini "è contro gli interessi del Paese bloccare il Parlamento per votare queste cose" perché "gli italiani vogliono risposte su altro") e, soprattutto, dopo che le ultime fibrillazioni nel governo hanno alzato nettamente le tensioni in maggioranza. Essendo entrambi temi che dividono centrosinistra e Movimento Cinque Stelle da una parte e centrodestra dall'altra, si è preferito rinviare.

Quel che è certo, però, è che le due proposte di legge non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra. E il fatto che il fronte progressista sostenga entrambe non crea automaticamente il parallelismo di cui parla la deputata di Fratelli d'Italia.

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