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Il Movimento 5 Stelle perde anche la senatrice Anitori: “E’ un partito feudale”

Fuori il quarto, solo al Senato, in quattro mesi di legislatura. Dopo l’espulsione di Marino Mastrangeli e Adele Gambaro e l’addio di Paola De Pin, a chiamarsi fuori, stavolta, è Fabiola Anitori che passa al gruppo Misto e accusa (Grillo): “Ogni tentativo di costruzione basato sul confronto viene etichettato come tradimento o inciucio”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Movimento Cinque Stelle perde un altro pezzo. La senatrice Fabiola Anitori ha infatti lasciato Grillo & c. per passare al gruppo Misto: "Non riconosco più l’impostazione iniziale del Movimento che è diventato proprio quel partito personale dallo stesso tanto criticato, con un sistema feudale di fedeltà che respinge o espelle chi dissente, chi non si allinea", spiega la parlamentare nata a Roma ed eletta in Lazio. Sale dunque a quattro il numero degli ormai ex senatori M5S, dopo l’espulsione di Marino Mastrangeli e Adele Gambaro e l’addio di Paola De Pin. E in tal senso la Anitori afferma che "gli avvenimenti registrati all’interno del M5S negli ultimi mesi mi hanno profondamente segnata, peraltro in un periodo molto delicato della mia vita”. E accusa: "Ogni tentativo di costruzione di una scelta politica, sulla base del confronto inteso come ricerca di punti di incontro, viene etichettata come tradimento o inciucio e ciò costringe ad un immobilismo ed una stagnazione che non porta da nessuna parte".

Questo il messaggio col quale Fabiola Anitori ha lasciato il M5S per passare al gruppo Misto:

Gli avvenimenti registrati all’interno del M5S negli ultimi mesi mi hanno profondamente segnata, peraltro in un periodo molto delicato della mia vita. Non riconosco più l’impostazione iniziale del Movimento che è diventato proprio quel ‘partito personale’ dallo stesso tanto criticato, con un sistema feudale di fedeltà che respinge o espelle chi dissente, chi non si allinea. Ogni tentativo di costruzione di una scelta politica, sulla base del confronto inteso come ricerca di punti di incontro, viene etichettata come tradimento o ‘inciucio’ e ciò costringe ad un immobilismo ed una stagnazione che non porta da nessuna parte. Io credo e ho creduto al messaggio politico del ‘cambiamento’ da attuare, pero’, attraverso il ‘confronto democratico’, sia interno che esterno, che ritengo un valore, una virtù repubblicana irrinunciabile e che non ritrovo nel Movimento. Per questo, nella profonda convinzione di continuare a portare avanti le idee e i principi condivisi con i miei elettori nel rispetto della Costituzione, annuncio la decisione di lasciare il gruppo parlamentare M5S per passare al gruppo Misto”.

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