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Governo vuole confermare il taglio del cuneo fiscale anche per il 2025: come cambiano le buste paga

“Ci sono degli impegni che intendiamo mantenere, ovvero quello della decontribuzione che scade nel 2024 e che vogliamo assolutamente replicare nel 2025”: lo ha annunciato il ministro Giorgetti in conferenza stampa. Ecco che cosa significa.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo vuole confermare il taglio del cuneo fiscale anche per il 2025. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il Def. Il taglio del cuneo fiscale – rinnovato e rafforzato per tutto il 2024 – è stata la misura protagonista dell'ultima Manovra del governo Meloni, costata ben 11 miliardi di euro: diversi esponenti della maggioranza hanno affermato più volte di volerla rendere strutturale. Ora il ministro Giorgetti conferma: "Ci sono degli impegni che intendiamo mantenere, ovvero quello della decontribuzione che scade nel 2024 e che vogliamo assolutamente replicare nel 2025".

Nel Documento di economia e finanza non sono stati ancora definiti gli obiettivi di bilancio, a causa delle nuove regole sulla governance economica dell'Unione europea in arrivo, o almeno così hanno spiegato dal governo. Non è ancora chiaro, quindi, che tipo di misure – e con che risorse a disposizione – il governo intende mettere a terra in vista delle prossima Manovra. Ma fin da ora Giorgetti conferma che una fetta delle risorse a disposizione andrà a rifinanziare il taglio del cuneo. "Questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il programma strutturale entro il 20 settembre. Quando si farà la legge di bilancio sicuramente si troveranno le forme per confermarlo, questa è la priorità numero uno", ha ribadito.

Anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, oggi ha dichiarato che il governo farà tutto il possibile per confermare la misura. "Noi faremo di tutto perché possa diventare stabile a fine anno il taglio del cuneo fiscale. Tutto quello che riguarda l'ambito fiscale per noi è una priorità", ha detto a Start, su Sky Tg24.

Il taglio del cuneo fiscale, così come approvato alla fine del 2023, prevedeva una riduzione del 7% del cuneo per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 25mila euro e del 6% per quelli con una Ral tra i 25mila e i 35mila. In media, si parla di circa 100 euro in più in busta paga. Chiaramente, se il taglio verrà confermato, non significa che gli stipendi aumenteranno: semplicemente la platea di interessati continuerà a beneficiare della misura.

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