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Guerra in Ucraina

Il governo italiano dice che non avremo problemi con le forniture di gas russo

Se la Russia chiudesse oggi i rubinetti non ci saranno problemi. Ma dovremmo fare attenzione agli stoccaggi per il prossimo inverno e siglare contratti con gli altri Paesi per sostituire il gas russo. Lo ha detto il ministro Roberto Cingolani.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo rassicura: anche se la Russia chiudesse oggi i rubinetti del gas, non ci sarebbero grossi problemi nei prossimi mesi. "Dovremmo però essere molto attenti agli stoccaggi, cioè alle riserve invernali, ma stiamo lavorando con ampio anticipo", ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. L'obiettivo è sempre quello di "diventare indipendenti dalla Russia in tempi molto rapidi" e per farlo serve "siglare in tempi brevissimi contratti con altri Paesi che possono sostituire i circa 29 miliardi di metri cubi di gas che noi importiamo ogni anno dalla Russia".

Da Palazzo Chigi, intanto, fanno sapere che non si starebbe valutando di attivare lo "stato di allarme" per la crisi energetica, pur continuando a monitorare la situazione. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da parte sua continua a chiedere all'Unione europea di fissare un "tetto massimo al prezzo del gas" in modo da "difendere le famiglie italiane e la competitività delle imprese". Su questa possibilità oggi il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha risposto: "L'argomento è complicato dal punto di vista tecnico perché ci sono non solo diverse opinioni politiche, ma diverse variabili sull'impatto che può avere un tetto al gas all'ingrosso, però è una questione che la Commissione sta affrontando molto seriamente. Faremo una proposta entro la fine del mese".

Confindustria da parte sua avverte: "I rincari di petrolio, gas, carbone, stanno facendo crescere i costi delle imprese, si stima una crescita della bolletta energetica italiana di 5,7 miliardi su base mensile, ovvero in un maggior onere di 68 miliardi su base annua". Un impatto che non sarebbe affatto sostenibile e che starebbe costringendo moltissime imprese a diminuire la produzione.

Intanto Gazprom sta iniziando a notificare ai clienti il nuovo meccanismo per il pagamento in rubli del gas. "Come società russa Gazprom è incondizionatamente e pienamente assoggettata alla legge russa, ma è un partner commerciale responsabile e continuerà ad esportare gas ai clienti in maniera sicura".

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